la notte brava del prete innamorato

Asti: don Enzo si è arreso ai carabinieri dopo due ore di assedio, la donna è gravissima Asti: don Enzo si è arreso ai carabinieri dopo due ore di assedio, la donna è gravissima la notte brava del prete innamoralo Investe la madre della spasimante, poi si barrica ASTI. Nessuno ha parole di odio, per lui. Semmai compassione, un senso di pena. Per rispetto alla tonaca, che ancora indossa, ma anche perché lì, tra quelle case dai coppi rossi che sovrastano le colline del Monferrato, don Enzo Trambaiolo, 46 anni, è cresciuto. A Camagna, quattro chilometri da Vignale, qualcuno in più da Casale, tutti conoscono quel prete dalla faccia smagrita che ieri mattina è rimasto per tre ore barricato nel suo alloggetto, al secondo piano di una casa dalla facciata rifatta di fresco in piazza Lenti. Dietro le persiane socchiuse sporgeva la canna di un fucile: don Enzo ha sparato più volte contro i carabinieri che lo braccavano: nella notte, accecato da un raptus di follia, aveva cercato di uccidere con la sua auto madre e figlio, in una cascina di Refrancore d'Asti. Voleva «portarsi via», così diceva, una giovane studentessa universitaria che in quella casa vive e che aveva respinto ogni sua avance. Dopo aver ferito gravemente la madre della ragazza, è fuggito sulla sua Golf. Ha vagato nella notte tersa, poi quando già albeggiava è tornato a Camagna, ad attendere i carabinieri. Si è arreso solo quando i militari hanno sfondato la porta. Ora è in carcere a Vercelli, accusato di duplice tentato omicidio. E' ricoverata con prognosi riservata, invece, la «vittima» del raptus: Ida Longo, 49 anni, ex impiegata da poco in pensione. Ha subito gravi lesioni alla gamba sinistra, ri¬ masta schiacciata tra le ruote dell'auto e il muro di casa. Un incubo durato oltre cinque ore e che ha nella follia, secondo gli inquirenti, la sua unica chiave di interpretazione. Tutto è cominciato verso le quattro di sabato mattina. Don Enzo, fino allo scorso settembre parroco a Montemagno d'Asti (pare si fosse recentemente autosospeso dal sacerdozio) è arrivato nel cortile della cascina in frazione Barcara, tra Refrancore e Castagnole Monferrato. Una casa dai mattoni rossi, affondata in una valletta di campi, vigne e frutteti. Dentro, dormivano il proprietario, Italo Mussio, 44 anni, dirigente provinciale del pds e presidente della Cia (la Confederazione italiana agricoltori), la moglie, Ida Longo, e i figli Silvio, 18 anni, compiuti il 4 marzo scorso, studente all'Agrario di Asti, e la figlia Fiammetta, 21, terzo anno a Lettere (indirizzo artistico). Don Enzo pare si fosse invaghito della ragazza: un amore comunque non corrisposto. La giovane, un tipo semplice, acqua e sapone, molto impegnata nel volontariato, aveva anzi rotto da tempo ogni rapporto con il sacerdote. Ma lui si sarebbe convinto che ad osteggiare la loro relazione fossero soprattutto i genitori. E dopo vari tentativi, sabato notte è arrivato, deciso ad andare fino in fondo. E' entrato in auto nel cortile, che non è cintato: poi urla e insulti; quindi ha afferrato una mazza, cominciando a tirare colpi contro i vetri della finestra della cucina, che so¬ no stati tutti distrutti. I Mussio hanno telefonato ai carabinieri: il padrone di casa, che è un esperto cacciatore, ha impugnato un fucile. «Se ne vada, don Enzo, la prego» gli ha urlato. «Come potevo sparare su quell'uomo, chi poteva immaginare che lui avrebbe cercato di ammazzarci?», ha raccontato più tardi Mussio, sconvolto, al capitano Mario Polito, comandante della Compagnia di Asti. In quel momento sono usciti di casa anche la moglie e il figlio di Mussio. Il prete, allora, è salito in auto e per due volte ha investito la donna e il ragazzo: Silvio è rimasto illeso per un niente; Ida Longo, invece, ha avuto la gamba sinistra maciullata. Una scena di disperazione e dolore, mentre il prete fuggiva e Mussio cercava disperatamente soccorsi. E' scattato l'allarme. Poi l'avvio delle battute: il coordinamento delle indagini tra i carabinieri di Asti, Casale e Alessandria. Verso le 6, via radio, l'annuncio: «Lo abbiamo trovato: è barricato qui a Camagna». Sono arrivati i rinforzi, con il tenente colonnello Enzo Ciancolini e il maggiore Roberto Rinaldi. II sacerdote era chiuso in casa: ha sparato in strada, con una carabina. «Non mi arrendo, non mi avrete» urlava, mentre la tensione saliva. I militari hanno risposto al fuoco; poi l'irruzione e le manette. La notte dell'incubo è finita così. Franco Binelio Ha fatto irruzione nella casa della ragazza di cui si era invaghito ma che lo jespingeva In alto, Richard Chamberlain il famoso padre Ralph di «Uccelli di rovo». Qui accanto l'ex parroco don Enzo Trambaiolo