Guzzanti in tv di Maria Corbi
Suzzanti in tv Suzzanti in tv «Io la bistecca la mangio lo stesso» ROMA. C'è almeno una certezza in questa storia del morbo delle «mucche pazze»; il ministro della Sanità Elio Guzzanti continua a mangiare bistecche. Una confessione fatta ai milioni di telespettatori di «Domenica in» per tranquillizzare gli italiani. Bando agli allarmismi, dunque, dice il ministro che però non chiude completamente la porta ai dubbi sulla pericolosità del morbo che ha colpito le mucche d'oltremanica. Non ci sono «certezze» nel legame tra l'encefalopatia spongiforme dei bovini inglesi e la sindrome di Creutzfeldt-Jakob che colpisce gli uomini. «Sono solo stati sollevati dubbi - ha affermato Guzzanti - e di fronte ai dubbi è doveroso tutelare la sanità pubblica ed approfondire». Ma in questo momento, ha continuato, «non possiamo vivere un allarme che sia superiore a quello che i fatti scientifici ci pongono». Spiega ancora il ministro: «L'epidemia riguarda i bovini, non gli uomini. Ma gli inglesi dopo aver osservato alcuni casi sospetti di giovani colpiti dalla malattia di Creutzfeldt-Jakob e aver notato sintomi anomali hanno avuto il sospetto, o meglio hanno vista minata la certezza della differenza tra malattia umana e bovina». Guzzanti ha ricordato che dal 1989 si importano solo le carni dei bovini e non le parti interiori a rischio. E che, inoltre vi è un sistema di sorveglianza per i casi umani stabilito dall'Unione europea. Negli ultimi due anni in Italia si sono avuti 61 casi del morbo di Kreutzfeldt-Jakob, 75 in Francia, 77 in Germania e 86 in Inghilterra «Si sta valutando - ha spiegato Guzzanti - se la malattia possa crescere negli uomini in relazione al consumo di carni bovine. Esiste la possibilità». Per la carne già nei banchi o nei retrobottega delle macellerie il ministro ripete che non c'è alcun rischio visto i controlli severi a cui vengono sottoposte. Oggi a Bruxelles si decideranno le contromisure al morbo killer. Il ministro della Sanità ha spiegato che saranno possibili tre strade: l'abbattimento nel Regno Unito di un numero determinato di capi bovini relativo al numero di contatti, il prolungamento del divieto di esportazione in Europa di tutte le carni inglesi e l'accentuazione della ricerca scientifica ed epidemiologica. «Se domani non si raggiungerà un accordo - ha affermato Guzzanti - dovrò convocare il Consiglio dei ministri della Sanità europei per discutere eventuali misure proposte dalla Commissione». Se la bistecca continua a riempire il piatto del ministro, rimane assente dalla tavola di moltissimi italiani. Oggi, lunedi, giorno della provvista settimanale, sarà il giorno della verità. I commercianti di carne temono ancora un calo delle vendite, già molto ridotte nei giorni scorsi. Continuano anche le polemiche. In prima fila i verdi. Ieri è intervenuta la senatrice Carla Rocchi che segue in Parlamento i problemi dei veterinari: «Se lo scorso dicembre fosse stata accolta la mia proposta di aumentare il numero di veterinari ai controlli di frontiera, oggi potremmo avere minori preoccupazioni». E L'Associazione consumatori utenti chiede di «sequestrare tutti i mangimi animali contenenti integratori proteici sospetti». Maria Corbi
Persone citate: Carla Rocchi, Elio Guzzanti, Guzzanti
Luoghi citati: Bruxelles, Europa, Francia, Germania, Inghilterra, Italia, Regno Unito, Roma
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