Con la morte nel piatto di Mario Ciriello

Con la morte nel piatto Con la morte nel piatto L'incubo del consumatore britannico UN PAESE SOTTO CHOC LONDRA I L «Sunday Telegraph» è un Bl giornale serio, che misura le parole. Eppure ieri questo foglio conservatore, usualmente filogovernativo, non esitava a bombardare il pubblico con titoli agghiaccianti, da film dell'orrore. Un ampio studio del suo redattore scientifico, Robert Matthews, sulla «vacche pazze» era coronato da quest'interrogativo, su tutta la pagina, a lettere cubitali: «So have you got it?». E così l'avete presa? Una domanda brutale, un pugno nello stomaco, ed enfatizza il pericolo di un legame diretto tra l'encefalopatia spongiforme bovina, Bse, e la sindrome di Creutzfeldt-Jakob, o Cjd. Insomma, l'avete presa la Cjd? E un altro titolo sulla stessa pagina avverte: «Scatta il conto alla rovescia verso una possibile catastrofe». Prima o poi le ansie scemeranno; ma ci vorrà del tempo, lo shock è troppo sconvolgente, il nemico troppo insidioso e spietato. E' la prima volta che si percepisce in Inghilterra una paura assai simile al panico, le «vacche pazze» si stanno rivelando strumento di terrore assai più formidabile delle bombe dell'Ira o di quelle, tedesche, della Luftwaffe. «E' l'incertezza, è l'impotenza, la consapevolezza che forse sono già condannato a una morte terribile»: così spiegano i cittadini ai cronisti che li intervistano sulle cause della loro angoscia. E cosa avverrà se altre vittime si aggiungeranno alle dieci segnalate dalle autorità? D'ora in poi, milioni di inglési vivranno sotto una tremenda spada di Damocle. Certo, la minaccia è diminuita dopo il 1989, quando il governo impose le prime misure di sicurezza sul bestiame; forse il numero delle vittime potrebbe restare bassissimo, forse il morbo potrebbe non uccidere più. E' possibile, ma è possibile pure l'opposto. Si moltiplicano gli allarmi, come quello lanciato ieri da Stephen Dealler, un microbiologo che da anni studia tutti gli aspetti della encefalopatia bovina. «A mio giudizio i casi di Cjd potrebbero giungere a oltre 250 mila, ma riconosco che il numero totale delle vittime potrebbe essere assai più basso o assai più alto, fra i mille e i dieci milioni». Altri scienziati affermano che, in teoria, la sindrome potrebbe rivelarsi più letale dell'Aids, una vera e propria epidemia: altri ancora spiegano: «Nei prossimi mesi, avremo la risposta a molti interrogativi. Se i nuovi casi non supereranno i dieci o i venti, sapremo allora che la sindrome non è virulenta, che le sue conseguenze saranno tollerabili. Ma se in un anno le vittime saliranno da dieci a mille, vedremo aprirsi dinanzi a noi un baratro spaventoso». Bi- sogna attendere, dunque, ed è un'attesa dolorante. L'incubazione può richiedere dieci anni, forse più, forse anche trenta. Soltanto i primi sintomi rivelano la presenza del male. E non c'è cura. Si cerca frattanto di identificare coloro su cui maggiore è la minaccia. E gli esperti dicono: «Le persone più a rischio sono quelle che tra l'82 e l'89 mangiarono meat pies, pasticci di carne, con vari tipi di frattaglie, o salsicce, o carne tritata, che conteneva interiora e tessuto nervoso». Ovviamente, i prodotti a basso prezzo erano i più pericolosi, per cui è tra i ceti umili che potrebbe esplodere con maggior ferocia la sindrome. Assai minore è il rischio per chi si nutrì di costose bistecche. Nell'89 il governo finalmente intervenne e ordinò ai macelli di eliminare tutte le parti più esposte all'infezione, ovvero cervello, midollo spinale, milza e varie ghiandole. Da allora, le autorità hanno imposto altre misure: ciò non di meno, l'anno passato, dodicimila «vacche pazze» sgomentavano gh agricoltori britannici. (O meglio inglesi, in quanto il morbo non sembra aver toccato il bestiame scozzese. Gli allevamenti in Scozia dispongono di grandi spazi verdi, come in Irlanda. Il beef di queste due terre va oggi a ruba, qui a Londra). Un gruppo di uomini già sa, che quasi certamente, non sopravvivrà a questo dramma. E il governo del premier Major, che è già indebolito da anni di dissensi interni, da scandali, da crescente incompetenza, riceve ora un colpo che lo lascia boccheggiante. Il premier può posporre le elezioni generali fino al luglio dell'anno venturo, ma se anche riuscirà a superare le bufere dei prossimi mesi, il suo destino sembra ormai segnato. Universale è la condanna del governo, dei suoi silenzi, delle sue tergiversazioni, della sua inerzia. Mario Ciriello Un ricercatore: i casi di encefalopatia potrebbero arrivare a oltre 250 mila In alto un mattatoio a Londra e nella foto piccola una signora ispeziona la vetrina di una macelleria a Londra

Persone citate: Robert Matthews, Stephen Dealler

Luoghi citati: Inghilterra, Irlanda, Londra, Scozia