Da Londra allarme anche per gli agnelli di Fabio Galvano

«Imparate il digiuno» Atteso in Gran Bretagna un divieto per le interiora degli ovini analogo a quello per i bovini Da Londra allarme anche per gli agnelli Mucche pazze, McDonald's rifiuta la carne inglese LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE L'agnello pazzo dopo la vacca pazza? L'Inghilterra cerca una via d'uscita dalla psicosi della carne che uccide e parla di un abbattimento limitato delle mandrie (uno o due milioni di capi); ma un nuovo allarme emerge dal comitato scientifico che durante il weekend ha esaminato la situazione per fornire oggi al governo decisive indicazioni sulla via da seguire. Il professor John Pattison, che presiede il comitato, ha confermato al Sunday Times che una delle opzioni prese in esame è il divieto di vendita per le interiora ovine: «E' qualcosa che dobbiamo esaminare molto presto e su cui dobbiamo pronunciarci», ha detto. Gii ha fatto eco David Pepper, un veterinario che fa parte del gruppo dei 13 esperti secondo cui i timori sugli agnelli sono emersi ed è «inevitabile che se ne parli». Ma i fari, ieri, erano puntati su un solo nome: McDonald's. Mentre una riunione veterinaria dei Quindici riunita oggi a Bruxelles si prepara a raccomandare misure comunitarie sulla base delle informazioni fornite da Londra, la multinazionale dell'hamburger ha deciso di ritirare tutta la carne bovina dai suoi 660 ristoranti inglesi. La sostituirà, nei prossimi giorni, con nuove forniture di provenienza olandese. E' un duro colpo per gli allevatori inglesi: l'ultimo di una lunga serie iniziata mercoledì quando il governo ha ammesso un possibile nesso fra l'encefalopatia spongiforme bovina (Bse) e il morbo di Creutzfeldt-Jakob. «Riteniamo che la carne di manzo prodotta in mghilterra sia sicura - afferma un comunicato della McDonald's - ma non possiamo non tenere conto del fatto che con le notizie degli ultimi giorni la fiducia del consumatore è stata gra- vemente minata». Così, da ieri, i quasi due milioni di clienti che ogni giorno affollano i McDonald's inglesi si sono trovati di fronte a hamburger vegetariani e di pollo. Entro stasera - domani al massimo - la situazione dovrebbe chiarirsi; anche a proposito dell'ultimo allarme sugli ovini, che potrebbe esaurirsi con divieti identici a quelli già approvati nel 1989 per la vendita di talune parti bovine. Dal governo, sulla base delle consultazioni dei 13 saggi, ci si aspettano misure destinate a frenare la psicosi galoppante e ricreare un clima di fiducia. Anticipare quelle raccomandazioni sarebbe come leggere nella sfera di cristallo; ma è certo che l'opinione pubblica - a parte la garanzia che i certificati di sanità saranno controllati più rigorosamente, dopo il caso di falsi rivelato ieri dai giornali inglesi - non si accontenterà delle vuote rassicurazioni fornite da anni per dissipare ogni allarme. Soprattutto dopo la notizia, data ieri daH'Observer, di un nuovo «complotto» di governo: durante una riunione il vicepremier Heseltine e il presidente conservatore Mawhinney avrebbero tentato d'insabbiare l'ultimo rapporto medico sulla Bse. Ha un bel dire il ministro dell'Agricoltura Douglas Hogg che oggi «il rìschio è mimino». Nulla meno che una decisione drastica e in qualche misura spettacolare è accettabile. Lo stesso Hogg ha ammesso ieri che che il governo sta esaminando la possibilità di abbattere i capi più anziani o le mandrie dove si sono verificati con maggiore frequenza casi di Bse. La distruzione di tutto il patrimonio bovino britannico, oggi 11,8 milioni di capi, è una soluzione estrema che per ora non si esclude ma che significherebbe non solo il tracollo di quell'industria ma anche - nonostante gli aiuti comunitari - una grave crisi per l'economia britannica. Ma il governo si è impegnato pubblicamente a seguire le raccomandazion degli esperti, per cui tutto è possibile; anche se il professor Richard Lacey dell'università di Leeds, uno dei maggiori e sovente ignorati esperti di Bse, sostiene ora che non solo le mandrie ma anche i pascoli dovrebbero essere rinnovati, poiché «l'infezione può rimanere per anni nell'erba». Fabio Galvano 1986 87 88 89 90 91 CONSUMI DI CARNE {Kg prò capile) PERSONE DECEDUTE 93 9* 95

Persone citate: David Pepper, Douglas Hogg, Heseltine, Hogg, John Pattison, Richard Lacey

Luoghi citati: Bruxelles, Gran Bretagna, Inghilterra, Londra