Irene & Umberto, strana coppia di R. Sii.

Irene & Umberto, strana coppia Irene & Umberto, strana coppia Dalla polemica sul celodurismo a quella sul partito cattolico Eppur si amano, l'Irene e l'Umberto, la Tessitrice e il Distruttore. Lei cerca di tirarlo dalla sua parte, quella dell'istituzione, lui resiste, fa la voce grossa, ma quasi teneramente. Politicamente, l'Irene è figlia dell'Umberto, ma anche compagna di strada e antagonista. E' vero, è lui a scoprirla, a proporla, così giovane e inesperta, alla Presidenza della Camera. Ma lei, quando approda al Carroccio, ha già solide radici culturali e cattoliche e un caratterino mica male. Tutti e due, poi, coltivano un difficile rapporto con la loro identità di uomo e donna. Il senatur, soprattutto agli inizi, rimpinzando i suoi discorsi di allusioni fallocratiche. La Pivetti, specularmente, rinnegando la sua essenza femminile e facendosi chiamare «il» presidente della Camera. Fatalmente, proprio sul rapporto uomo-donna, si attestano le loro prime polemiche. Da quell'8 settembre 1993 quando, dopo l'ennesima affermazione «virilista» di Bossi, Pivetti commenta: «Io non solo non accetto il cosiddetto celodurismo, ma soprattutto non me ne glorio. Quelle espressioni non solo non sono le insegne del movimento, ma sono anche volgari». Fino al maggio 1994, in cui lei annuncia, a sorpresa: «Il femminismo è finito». E lui: «Non capisco perché parli così. Ce¬ lodurismo vuol dire femminismo». Poi, gradualmente, la polemica si sposta sul piano politico. Dapprincipio Bossi tratta con superiorità quel tocco di misticismo della presidente della Camera. «Pivetti vuol fare il partito cattolico? - dice il 28 agosto 1994 - Ci manca solo questo! Quel che proprio non ci vuole è un partito cattolico... Con il loro fanatismo e il loro estremismo hanno già combinato troppi guai, hanno rovinato l'Italia». In seguito, però, nella Pivetti. vuoi per la canea che ricopre, vuoi per le frequenta' zioni con il capo dello Stato e il premier, si va de Lineando un'aspirazione a riunire le anime centriste d'Italia. Mentre Bossi rimane quello di un tempo: il Gran Ribelle, che mira a distruggere piuttosto che a tessere tele. Così, quando in febbraio si parla di un'adesione della Pivetti al movimento di Dini, Bossi fa spallucce. «Pivetti va con Dini? Nessun nome vaie pili del progetto che può portare. La Lega ha mi progetto, quindi non si preoccupa dei nomi». Eppur si cimano. l'Irene e l'Umberto. Lei ci ha provato, a lasciarlo, ina non ce i na l'atta. Lui l'aspettava al vai co; «L no sempre saputo che l'Irene non sarebbe andata con quella mummia di Dini». Fino ad oggi. [r. sii.]

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