Eco: attenti agli intellettuali di Umberto Eco

Eco: attenti agli intellettuali Eco: attenti agli intellettuali «Comunisti e vecchi maoisti sono con il Polo» I CONSIGLI DEL PROFESSORE LMILANO AMBERTO Sposini non ha ancora finito di presentarlo «Umberto E...» - che già il Palatrussardi è uno sventolare di bandiere. Mai visto tanto entusiasmo per un professore, per uno scrittore dalla faccia paciosa e barbuta che appena può scappa dal posto in tribuna per fumarsi la sospirata sigaretta dove non è vietato. Ma lui, Umberto Eco, è fatto così: un ometto in grigio che ama passare inosservato ma che, appena prende la parola, usa da maestro l'arte dell'ironia e riesce con semplicità a catturare qualsiasi platea, dall'università all'Ulivo. Alla fine, pochi come lui, giusto il sindaco di Napoli Bassolino, il segretario del pds D'Alema e il leader Prodi, hanno strappato tanti applausi. «Perché non si è candidato?», chiede Sposini. Imbarazzo? Neanche un pizzico: «Il Polo è tutto contento di mandare in parlamento tanti professori universitari - è la risposta - ma sant'Iddio qualcuno dovrà pur rimanere a scuola a inse- gnare». Sposini insìste: «Gli intellettuali italiani sono sempre stati accusati di essere comunisti...». Eco sfila di tasca un foglietto e fa sì con la testa: «Vero, dobbiamo difendere l'Italia dai comunisti e dai vecchi maoisti, sono tutti di là, Colletti, Ferrara, • Melograni, Brandirali, Vertone, Liguori...». In platea si alza il coro: «Bravo, bravo». E lui? Lui comincia la lezione. «Smettiamola di lamentarci della par condicio, tanto non c'è perché la metà delle tv le ha un signore che ha anche il 70% delle altre». Eppoi, spiega, la par condicio si può violare in ogni momento: come? «Basterebbe che D'Alema si tagliasse un baffo, o che Prodi si facesse vedere mentre bacia La Russa, e sarebbe un'apertura di tg tutte le sere», spiega con la semplicità di chi da anni osserva, studia, interpreta il comportamento dei mass media. «Non è così che si fa politica seriamente. Lo sappiamo tutti che Prodi in tv non appare come Luca Barbareschi. Prodi è un ruspante. E l'Ulivo è un'esperienza nata dal basso». Tv, ma non solo tv. Anzi, a un certo punto riesce persino a sorprendere la platea il professor Eco: «Fate finta che la tv non funzioni più. E ricordatevi che le elezioni si vincono fuori». Parola dopo parola, eccolo passare ai consigli, stendere un vademecum per il militante perfetto dell'Ulivo: «Da domani ognuno di voi deve andare in giro per strada come venditori di aspirapol¬ vere, deve parlare col vicino di casa, far ragionare la gente che è stufa di ascoltare gli altri che parlano e che vuole parlare lei». Insomma, dal cilindro del massmediologo più famoso esce la sorpresa che non t'aspetti: «C'è un mezzo di comunicazione di massa che può essere più potente della tv, la conversazione faccia a faccia». Prendono nota, febei, i militanti dell'Ulivo. Lui entra nel dettaglio. Raccomanda: «Parlate di argomenti che tutti comprendono». Fa un esempio: «Si può mettere sotto inchiesta Berlusconi solo perché qualche suo funzionario ha fatto pasticci con la guardia di finanza? Ha ragione lui, che cosa ne poteva sapere lui? Ma allora chiedetegli: voghamo dare in mano l'Italia a un amministratore che non sa nemmeno cosa succede nella sua azienda?». Ultimo consiglio dell'agit-prop Eco: «Ognuno di noi mobiliti almeno 30 persone, abbiamo ancora 28 giorni». Armando Zeni «Ognuno di noi mobiliti almeno 30persone, abbiamo ancora 28 giorni» «Dobbiamo difendere l'Italia dai comunisti, dai vecchi maoisti. Sono tutti di là, Colletti, Fetrara, Melograni, Brandirali, Vertone, Liguorì....» «Il Polo è tutto contento di mandare in Parlamento tanti professori universitari. Ma sant'Iddio qualcuno dovrà pur rimanere a scuola ad insegnare». «La par condicio non c'è perché la metà delle tv le ha un signore che ha anche il 70% delle altre. Im par condicio si può violare ogni momento. Basterebbe che D'Alema si tagliasse un baffo, uno solo, che Pmdi si facesse vedere baciando La Russa, e sarebbe una apertura di telegiornale tutte le se)?. Ma none così che si fa politica seriamente. Prodi non appare come Luca Barbareschi, perché non è nato in televisione litigando con sua moglie». artito demosti due gioriti proprio a gine del macui potrebbe esto nuovo itico che ha iti ciati da rittore iologo o Eco nazionale. E c'è anche un personaggio che ricorda per molti aspetti l'Andreotti del tempo: Lamberto Dini è stato scelto come presidente del Lo scrittore e semiologo Umberto Eco

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