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Silvio: il vecchio che toma Silvio: il vecchio che toma «Al Paese potranno garantire solamente l'ingovernabilità» ROMA. L'unica cosa che il centrosinistra può promettere al Paese è l'ingovernabilità: lo ha affermato Silvio Berlusconi in un'mtervista al tg3. Riferendosi al centrosinistra, Berlusconi ha osservato che la coalizione si propone come una cosa «nuova e unita agli italiani quando non c'è nulla che la tiene insieme. E' diversissima la loro storia, sono antitetici i loro principi (ci sono i cattolici che stanno a braccetto con chi si dichiara anticlericale o addirittura ha l'orgoglio di dirsi ateo); di programmi ne hanno tre o quattro e sono programmi che fanno a pugni». Berlusconi insiste: secondo lui, il centrosinistra non saprà governare meglio del Polo. «Credo - ha affermato ancora in un'intervista al tg4 - che saranno in grado, semmai, e non ne sono sicuro, di gestire, secondo la loro formula, la recessione, la decadenza di un Paese in cui non credono. Noi ci propoponiamo per promuovere e favorire lo sviluppo, la creazione di nuovi po¬ sti di lavoro, la crescita delle imprese esistenti e soprattutto la nascita di nuove imprese; ce ne vogliono tante, medie, piccole, piccolissime, che possano veramente portare il nostro Paese fuori da questa grave crisi, che è data dal debito passato ma anche dalla drammatica carenza di posti di lavoro». Berlusconi ha ribadito che l'Ulivo non può rappresentare il nuovo. «Credono di poter prendere in giro gli italiani che, guardando la televisione, hanno visto tutti i personaggi schierati in prima fila. Altro che nuovo che avanza: è il vecchio che ritorna, che vuole riprendersi il potere. Sedici partiti diversi, tutti più o meno corresponsabili del saccheggio della finanza pubblica dall'80 al '93. Un disastro che ereditiamo, con cui dovrà fare i conti il prossimo governo del Paese, che non potrà essere il governo espresso da una coalizione i cui componenti sono lontani ha concluso - per storia e antitetici per i principi». [Ansa]