Se avessi un kalashnikov
Tema-choc di 200 scolari russi: oltre la metà lo sogna, e lo userebbe Tema-choc di 200 scolari russi: oltre la metà lo sogna, e lo userebbe Se avessi un kalashnikov SMOSCA E io avessi un kalashnikov...». Un tema insolito per un compito in classe. Quando i giornalisti della Komsomolskaja Pravda l'hanno affidato a 200 scolari di 4 città russe pensavano a un esperimento curioso. Ma hanno scoperto che questa frase, formulata come un'ipotesi, in realtà era già un sogno: «Se solo avessi un mitra...». Minacciare la professoressa di fisica per ottenere un buon voto, liberarsi dei nemici, uccidere la vicina per venderne poi la casa, andare negli Usa per rapinare gioiellerie e comprarsi una villa in montagna circondato da guardie del corpo: sono solo alcuni dei «sogni» da raggiungere con il ka- lashnikov. Più della metà dei ragazzi intervistati saprebbe come usare il mitra e non avrebbe esitazioni a schiacciare il grilletto. I «pacifisti» vengono derisi: sul tema di una ragazza che ha scritto «Non saprei cosa farmene di un mitra» una mano, probabilmente il vicino di banco, ha aggiunto: «Scema, peggio per te». Molte ragazze non sono meno sanguinarie dei maschietti: «Che bello avere un kalashnikov! E che bello poter uccidere tutti i ragazzi che ti sono antipatici!», ha scritto una alunna modello di Ekaterinburg, la patria di Eltsin. Dello stesso parere una compa- gna di classe: «Svaligerei una banca insieme a Sveta, la mia amica del cuore, e poi me ne andrei all'estero». Un quadro piuttosto inquietante. I ragazzini cresciuti con la perestrojka sono un'incognita per genitori, insegnanti e perfino per i fratelli maggiori. E' la prima generazione di russi allevata dalla tv, quella nuova, libera, fatta all'americana. Mentre padri e madri erano alle prese con uno sconvolgente cambio di regole e valori, i figli sono giunti alla conclusione che un kalashnikov è lo strumento più semplice e infallibile per raggiungere i loro obiettivi: «Vince il più forte e il più forte è quello che è armato». Non che siano tutti avidi e cattivi. Molti con il kalashnikov tanto sognato vorrebbero fare a modo loro giustizia: punire la mafia, gli assassini, queui che abbandonano gli animali. Ma sono pochi, il resto è invece pronto alla violenza, spesso senza motivo. AnnaZafesova
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