Spaccio in albergo confermate le pene
Terre di Vignale Dia scoprì banda allo «Zenia» di Volpedo Spaccio in albergo confermate le pene ALESSANDRIA. La Corte d'Appello di Torino ha confermato le condanne per complessivi 27 anni e 4 mesi inflitte nell'aprile '95 a quattro persone coinvolte in un giro di droga. Sono il rumeno Nicu Postalache Mircea, 45 anni, abitante nel Cagliaritano (10 anni e due mesi di reclusione); Giuseppe Fraterrigo, 21, che abita in provincia di Caltanisetta (5 anni e 6 mesi); Filippo Di Dio, 26, originario di Gela ma che risiede a Ovada in via Angora 16 (5 anni e sei mesi); Bartolomeo Palmieri, 33, pure originario di Gela, Gavi, vicolo chiuso ai Bassani 5 (sei anni) oltre a un centinaio di milioni di multa. Il rumeno è stato riconosciuto colpevole di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di droga in concorso con altri imputati a suo tempo giudicati davanti al gip. Gli altri tre, assolti da questa accusa anche in primo grado, sono stati condannati per aver trasportato o mosso in vendita uno o due etti di cocaina. Il traffico di droga aveva la «base» all'albergo «Zenia» di Volpedo gestito da Antonio Passaro, di Gela, che è considerato uno degli affiliati al clan dei Madonia. Per quella vicenda eiano state arrestate 14 persone ma al processo in tribunale a Tortona ne furono processate sette per le quali il pm aveva chiesto condanne a complessivi 104 anni di reclusione. Tre furono assolte (Valentina Concas, convivente del rumeno, Antonio Ruffinotti di Bagnarla di Pavia e Vincenzo Morso, Gela, na che abita a Genova) e quattro condannate alle pene ora confermate dai giudici di secondo grado. Il traffico di droga era stato scoperto dalla polizia a fine '92 e i primi arresti risalgono al luglio dell'anno successivo. Erano state disposte intercettazioni telefoniche e l'uso di espressioni quali «E'pronta la macchina» era ricorrente per alludere a sostanze stupefacenti. Un etto di cocaina fu venduta a un brigadiere della Dia infiltratosi nell'organizzazione. Emma Camagna
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