Per tre anni «sfrattati» da casa di Lodovico Poletto

Sparane, gli ultimi abitanti della frazione Posaralo, sulla strada di Ribordone Sparane, gli ultimi abitanti della frazione Posaralo, sulla strada di Ribordone Per tre anni «sfrattati» da casa La provinciale era stata chiusa dopo una frana Finora nessun intervento ha eliminato ipericoli Ma è ancora pericolosa la frana di Ribordone? E la Regione interverrà per eliminare il pericolo in tempi relativamente brevi? Se lo domandano gli ultimi ex abitanti di borgata Posarolo, una manciata di case nel territorio del Comune di Sparane, ma già sulla provinciale che sale verso Ribordone. Sgomberati dalle loro case tre anni fa per «rischio frana», adesso non possono nemmeno più raggiungerle. Nel dicembre del '94, infatti, un lungo tratto della vecchia provinciale è stato chiuso con cancelli e barricate. Ordine del prefetto: la massa di terra e pietre che rischia di staccarsi dalla montagna avrebbe potuto investire la carreggiata e provocare anche vittime. Per aggirare l'ostacolo la Provincia ha costruito a tempo di record una «variante» che corre sul lato orografico destro del rio Riborda, il corso d'acqua che taglia in due la vallata. Ed è stata proprio la variante - che ha ricollegato Ribordone al fondovalle - a rendere inaccessibile la borgata Posarolo. Ora i proprietari delle case (tra cui anche un vecchio edificio seicentesco mi tempo probabilmente monastero) vogliono sapere se e come si interverrà per salvare le strutture dal rischio di essere improvvisamente distrutte da una grossa massa di terra e e pietre. «All'inizio di febbraio - dicono abbiamo ricevuto un'ordinaza del settore Viabilità della Provincia per il taglio e la rimozione della vegetazione a monte della frazione Posarolo, nei luoghi interessati dallo smottamento. Pensavamo che fosse una richiesta che avrebbe poi portato all'avvio di seri interventi per la rimozione del pericolo; invece, non si è fatto ancora nulla». Il problema della frana di Posarolo era salito prepotentemente alla ribalta dopo le alluvioni del settembre del '93 e del novembre dell'anno successivo. Le piogge insistenti avevano provocato numerosi crolli sulla provinciale. Un controllo eseguito dai geologi della Regione aveva evidenziato un aumento di pericolosità del vecchio smottamento rilevato la prima volta all'inizio del '92. Di qui la decisione di chiudere anche la carreggiata. «In caso di crollo avevano spiegato i tecnici - scivolerebbero giù dalla montagna diverse migliaia di metri cubi di materiale. Una massa così enorme che potrebbe anche ostruire parzialmente il corso d'acqua». Una previsione allarmante a cui, però, non sono seguiti interventi pratici per scongiurarla. Lodovico Poletto La strada provinciale per Ribordone, chiusa nel gennaio dello scorso anno

Luoghi citati: Comune Di Sparane, Ribordone