Carbonizzato sul rettilineo killer

Direttissima della Mandria, vittima un giovane di San Pietro di Coassolo Direttissima della Mandria, vittima un giovane di San Pietro di Coassolo Carbonizzato sul rettilineo killer L'auto è uscita di strada e ha preso fuoco dopo che si è schiantata contro un muretto 11 nonno Francesco Ferroglia continua a rigirare nelle mani la fotografia che tiene appoggiata sulla credenza della cucina. «Era sempre qui da noi, l'ho visto crescere, per me era più di un nipote, era come un figlio». Lui, il soggetto della fotografia è Walter Casassa Vigna, un elettricista di 28 anni residente nella frazione San Pietro di Coassolo in località Case Brin 141. Ieri notte ha perso la vita uscendo di strada con la sua macchina sulla direttissima della Mandria. Un incidente tremendo. Secondo la ricostruzione da parte dei carabinieri, la Fiat Uno stilla quale viaggiava in direzione di Lanzo prima ò uscita dalla carreggiata e si è schiantata contro la spalletta di cemento che collega la provinciale con i campi; quindi si è ribaltata ed in pochi minuti ha preso fuoco. Tutto è avvenuto intorno alle 3,30. Testimoni del fatto, gli occupanti di due macchine che seguivano Walter Casassa a poche centinaia di metri di distanza. E proprio loro hanno dato l'allarme: «Venite subito, c'è una macchina che sta bruciando, ò appena esplosa, dentro c'è sicuramente un uomo». Sul posto, all'altezza del chilometro 17 della strada provinciale numero 1 che collega il Comune di Vcnaria con la Val di Lanzo, a una cinquantina di metri dallo svincolo per Robassomero e Ciriè, sono arrivate una squadra di vigili del fuoco di Torino e una pattuglia del nucleo radiomobile di Venaria. Ai soccorritori si è presentata una scena agghiacciante. Walter Casassa Vigna era all'interno dell'abitacolo completamente avvolto dalle fiamme. Gli inquirenti non escludono, però, che l'uomo sia deceduto sul colpo in seguito all'urto dell'auto contro il ponticello in cemento. Quest'ipotesi però la chiarirà solo l'autopsia ordinata dal magistrato. Dopo aver lavorato per al¬ meno un'ora con gli idranti per circoscrivere il fuoco, gli uomini del 115 sono riusciti ad estrarre il corpo carbonizzato dalle lamiere. E probabilmente la perizia necroscopica servirà anche a chiarire le cause che hanno provocato la tragedia. Sia i militari di Venaria che i familiari pensano che Walter Casassa Vigna sia stato vittima di un colpo di sonno, una distrazione, anche minima, che è bastata, però, a fargli perdere il controllo del mezzo. L'uomo proprio l'altra sera, secondo il racconto della fidanzata Enrica, si era recato a Torino per assistere all'arrivo delle autovetture che partecipavano al «Rally Città di Torino», partite di mattina da piazza Vittorio Emanuele. La tragica notizia a lei e alla mamma di Walter, Lidia Ferroglia, l'hanno data i carabinieri in¬ torno alle 7,30 di ieri dopo un controllo al numero del telaio della macchina. L'ultimo incidente mortale sulla direttissima della Mandria, la lunga striscia di asfalto che viene chiamata anche «rettilineo della morte» risale a due settimane fa. All'altezza del chilometro 17, alle porte di Venaria in uno scontro frontale tra due auto, perse la vita Mario De Filippi, un impiegato di Noie Canavese di 49 anni. L'altra persona coinvolta, Piero Ferroglia, di Lanzo, 42 anni, è tuttora ricoverato in gravissime condizioni nel reparto di rianimazione delle Molinette ed è un parente di Walter. «L'ultima volta che l'ho visto - termina nonno Francesco - è stata la sera dell'incidente. E' passato di qui per salutare me e mia moglie dopo l'allenamento di pallavolo, ci ha detto che sarebbe andato a vedere il rally, quello che oggi passa sulle nostre strade, era una delle sue grandi passioni». Gianni Giacomino Walter Casassa Vigna, l'elettricista di 28 anni morto l'altra sera in auto