Filastrocche contro la mafia

Filastrocche contro la mafia Filastrocche contro la mafia Storie per insegnare ai bimbi a vincere l'omertà che la sola repressione della criminalità organizzata «è del tutto insufficiente», ritiene che bisogna «costruire un percorso formativo» dall'asilo in avanti, durante tutta la crescita e l'evoluzione: un vero e proprio «percorso complessivo di formazione civica». A spiegare la novità di questo impegno della Nazionale cantanti, Luca Barbarossa: «Da 15 anni ci occupiamo prevalentemente di bambini, dal punto di vista sociale. Abbiamo richiamato l'attenzione dell'opinione pubblica su temi importanti, abbiamo raccolto fondi per 30 miliardi. Questa volta appoggiamo una iniziativa di carattere civile. Si può scegliere di non fare niente, si può scegliere di fare qualcosa. Le canzoni non bastano...». Don Ciotti dice: «La storia cammina e ha bisogno di gente che cammina, affinché vada avanti. Questo processo educativo ha tempi lunghi. Bisogna camminare, quindi, e non fare salti. Ma è possibile...». [AdnKronos] Don Ciotti è tra i promotori del libro di filastrocche contro la mafia (Caserta), Altofonte (Palermo), Melito Porto Salvo (Reggio Calabria). Ma, come ha spiegato Nicoletta Codignola, editore di «Fatatrac», «molti Comuni ci hanno già chiesto di acquistarlo, per poterlo donare ai bambini delle proprie scuole materne ed elementari». «L'alfabeto del cittadino» è il primo titolo della collana «Contromafia», progetto di educazione alla legalità che prevede una guida per l'insegnante e altri due libri, uno, «Viaggio nelle parole», in fase di stampa, dedicato ai ragazzi delle scuole medie, l'altro, «Dentro i fatti» per gli studenti delle superiori. Luciano Violante, vicepresidente della Camera, che ha scritto l'introduzione alla guida per l'insegnante, spiega che è necessario «attrezzare la scuola» per formare una «generazione diversa». Per questo, Violante, nel sottolineare Ma il sindaco romagnolo protesta e il capo della polizia chiede scusa LE TRUFFE NELLA SFERA DI CRISTALLO OPO 50 minacce di morte ho dovuto sparire». Giovanni Panunzio, cagliaritano, ò il primo uomo d'Italia a vivere sotto protezione perché i maghi lo braccano. Il suo ultimo blitz è stato la denuncia in contemporanea a tutte le questure dei 1300 occultisti che fanno capolino sulle Pagine Gialle e stavolta non gliel'hanno perdonata. «La loro è pubblicità ingannevole e non veritiera», spiega da un nascondiglio segreto il coordinatore dell'associazione «Telefono Antiplagio», che in 500 giorni di attività frenetica ha smascherato quasi 200 cartomanti, fattucchieri e sensitivi, costringendoli a chiudere attività lucrose che rendono da 100 milioni a 5 miliardi l'anno. «Mi pedinavano, prendevano informazioni sul mio conto e hanno cercato di diffamarmi, sostenendo che mia sorella era una maga che praticava consulti a pagamento. Nella buca delle lettere trovavo lettere VALD'AOSTA 2 LAZI0 90 PIEM0NTE 157 ABRUZZ0 28 LOMBARDIA 212 MOUSE 6 TRENTINO 1 CAMPANIA 54 VENETO 30 PUGLIA 49 FRIULI 21 BASILICATA 11 LIGURIA 46 CALABRIA 40 EMILIA ROMAGNA 96 SICILIA 117 TOSCANA 91 SARDEGNA 13 MARCHE 32 MALE 1104 UMBRIA 8 DONNE LAUREATI DIPLOMATI AMULETO IL TARIFFARIO FATTURA CONTRO MALOCCHIO FATTURA CONTRO UN NEMICO FATTURA A MORTE con messaggi tipo: "Non porterai a termine il calendario" e mi tormentavano con telefonate anonime tipo: "Non andrai ancora avanti per molto"», racconta Panunzio. «La mia vita era diventata impossibile. Ho dovuto lasciare la mia famiglia e trasferirmi al sicuro. Non mi rimaneva altra scelta». Adesso al centralino del «Te¬ Roma: iniziativa di «Libera» sponsorizzata dalla nazionale dei cantanti

Persone citate: Don Ciotti, Giovanni Panunzio, Luca Barbarossa, Luciano Violante, Melito, Nicoletta Codignola, Panunzio, Storie