«La Nato non s'allarghi verso Est» Oggi difficile visita di Christopher

Eltsin a muso duro con Solano Eltsin a muso duro con Solano «La Nato non s'allarghi verso Est» Oggi difficile visita di Christopher MOSCA. Accoglienza fredda al Cremlino per il segretario generale della Nato Xavier Solana, arrivato per cercare di convincere Eltsin ad accettare l'allargamento a Est dell'Alleanza atlantica. Due giorni di trattative con la leadership russa non hanno portato nessun risultato. Solana ieri ha ammesso che le parti sono rimaste ciascuna sulla propria posizione: la Nato proseguirà il suo programma di coinvolgimento dei Paesi ex satelliti dell'Urss, Mosca rimane ostile. Mercoledì, dopo l'incontro con il ministro della Difesa russo Pavel Graciov, sembrava che si fosse aperto qualche spiraglio. Ieri invece Eltsin ha accolto Solana con poca cordialità: «Temo che Primakov, il ministro degli Esteri masso, sia stato troppo tenero con lei», ha detto stringendogli la mano, «io sarò più duro». E duro in effetti è stato: secondo Eltsin, l'espansione della Nato verso i confini della Russia provocherà niente meno che «una nuova guerra fredda». Oggi il problema dell'allargamento verrà di nuovo discusso a Mosca, stavolta con il Segretario di Stato americano Warren Christopher. Evidentemente l'accoglienza che lo aspetta sarà ancora meno calorosa di quella riservata a Solana. Christopher è arrivato ieri nella capitale russa da Praga, dove ha appena assicurato ai Paesi dell'Est Europa che la loro adesione alla Nato è questione di mesi. Ora dovrà spiegare al Cremlino che questa politica non è contro la Russia, [a. z.] Il segretario di Stato americano Warren Christopher

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