Panorama imita l'Economist di Valeria Sacchi

Panorama imita l'Economist Mondadori rilancia il settimanale «non più prigioniero di Berlusconi» Panorama imita l'Economist Tato: una sfida contro lo strapotere tv MILANO. Mondadori rilancia Panorama e, insieme, rilancia la propria filosofia editoriale. Spiega il presidente Leonardo Mondadori: «Perché riformare il codice genetico di una testata leader, di una pietra angolare? Perché siamo editori e imprenditori, e la res publica imponeva un cambiamento». Va ancor oltre l'amministratore delegato Franco Tato: «Lo scenario di oggi è caratterizzato dallo strapotere delle televisioni, al loro dominio l'unica risposta è stata quella della guerra delle promozioni, un conflitto a colpi di gadget che porta la carta stampata sullo stesso piano della televisione, e la vede perdente. Anche noi partecipiamo obtorto collo a questa guerra, ma restiamo convinti che la via sia un'altra». La via è la «realtà dominata dalle nuove tecnologie» nella quale il lettore «crea, distingue, sceglie», diventa scrittore della propria informazione. In questa cornice, Tato è convinto che la carta stampata torni a essere protagonista. E quindi conclude: «Il futuro è nelle mani dei giornali, perché il lettore vale più del telespettatore». «La chiave di lettura» è dunque lo slogan del nuovo Panorama, in edicola domani, presentato ieri a Milano dai vertici di Sagrate. Corredato da slides su lettori (542.000 media 1995: «il livello più alto della sua storia» come spiega il responsabile dei Periodici Mondadori, Ernesto Mauri), raccolta pubblicitaria (100 miliardi), campagna per il lancio (16 miliardi su 12 settimane) su tv e radio, stampa e edicola, presentazione della nuova grafica e della nuova testata, dove la lettera «o» è sostituita da un mondo tridimensionale. «Informazione, formazione, servizi». Così il direttore di Panorama, Andrea Monti, sintetizza le ambizioni della sfida giornalistica, che intende «occupare un'area oggi vuota in Italia, quella del giornale di opinione sul modello dell'Economist». Nel quale peseranno ancor più autorevolezza, scelte forti sugli argomenti. In un «nuovo stile che non faccia perdere tempo al lettore». A monte di questa decisione, la necessità di restituire identità autonoma al news magazine leader del gruppo Mondadori. «La testata - spiega Monti - era ormai percepita come Panorama della Mondadori di Silvio Berlusconi. Costretta quindi, su ogni tema politico, a misurare in millimetri la propria distanza dall'ombelico Fininvest. Dovevamo trovare una via d'uscita alta, per non continuare ad essere prigionieri di quello che Berlusconi fa e dice». Valeria Sacchi Il direttore di «Panorama» Andrea Monti

Persone citate: Andrea Monti, Berlusconi, Ernesto Mauri, Franco Tato, Leonardo Mondadori, Silvio Berlusconi

Luoghi citati: Italia, Milano