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IL FOTOGRAFO E IL REPORTER «Così abbiamo spiato Tumore di Luciano e di Nicoletta» IL FOTOGRAFO E IL REPORTER INCONSCIAMENTE.ci stanno ringraziando». E Mirko Badìa sorride. E' lui l'uomo che ha fatto fare il giro del mondo alla luna di miele di Luciano Pavarotti e Nicoletta Mantovani a Christchurch, Barbados. Per una settimana, con il giornalista di «Chi» Alfonso Signorini, ha spiato la coppia più famosa del momento e li ha sorpresi in 360 scatti. Trecentosessanta istantanee che sono diventate la cronaca di un amore uscito dalla clandestinità: baci, abbracci, passeggiate sulla spiaggia e tenerezze in acqua. «Giocavano a pallone e si stringevano come ragazzini. Non facevano nulla per nascondersi», dice Signorini, che del tenore è un amico di lunga data. «Anzi». Dopo quella vacanza alle Barbados nulla è stato più come prima per Luciano e Nicoletta. «Abbiamo visto l'esplodere della loro lovestory. Sono certo che volevano uscire allo scoperto e togliere di mezzo ogni ambiguità. E noi - osserva Badìa - siamo stati complici del loro gioco». Come in un palcoscenico, il gioco si è svolto in pochi metri quadrati: un hotel di lusso, il Sandy Lane, una spiaggietta e il mare. «E abbiamo scoperto subito che le loro giornate erano scandite da orari precisi, sempre uguali», spiega Signorini. Sveglia alle 10, spiaggia alle 11, bagno, che per Pavarotti era rigorosamente di 40 minuti. «Non uno di più né uno di meno, chissà perché». Poi, lui - la star - si ritirava in camera dopo un po' di riposo sulla sabbia, mentre lei - la segretaria - si godeva i raggi dei Tropici. Dopo pranzo («alle 16,30») lui e lei - gli amanti - ritornavano: facevano un altro bagno e di nuovo «Luciano andava a chiudersi nella suite e Nicoletta si curava la tintarella». Le cene erano téte à tète, sulla veranda accarezzata dalle palme. «Sono andati avanti così tutte le sere, accuditi da una donna che sembrava uscita da "Via col vento" e che loro chiamavano "mami"». «Ho avuto l'impressione che cercassero qualcuno che immortalasse la loro beatitudine», nota Badìa. «Li ho spiati anche con la complicità di tre turisti tedeschi. Si sono prestati a fare da "muro umano" e io, incastrato tra cosce e braccia, scattavo, scattavo». Dopo sei giorni così, tra i turisti che avevano fatto il passa¬ parola e stavano a guardare lo show dei due innamorati, «ho preso le foto - racconta Signorini - e sono andato da Luciano. "E che ci fai qua?", mi ha chiesto sorpreso. "Devo farti vedere un bel bacio". Mi aspettavo un reazione pazzesca. E invece si è messo a ridere e ha abbracciato Nicoletta. "L'hai riconosciuta? Fa parte del mio harem"». Gabriele Beccaria 1 coniugi Atiutà Veroni a , . fcl*9o social il*' tUCÌ*'»0 **«rotw »,