Denuncia in assemblea «Sono stata molestata» di Valeria Sacchi
Denuncia in assemblea «Sono stata molestata» ACCUSE IN REDAZIONE Una giornalista del «Corriere della Sera» Denuncia in assemblea «Sono stata molestata» MILANO. L'incidente più imprevedibile nella storia del Corriere della Sera, scoppia pochi minuti dopo le cinque di pomeriggio. Quando, nel mezzo di un'assemblea convocata per discutere della prossima uscita di «Io donna», Alessandra Arachi, redattrice della cronaca, si alza e denuncia una aggressione sessuale da parte del vicedirettore Antonio Di Rosa. Avvenuta, secondo quanto afferma la giornalista, qualche settimana fa nell'ufficio dove si era recata per discutere di un trasferimento alla redazione di Roma da lei richiesto. Il silenzio è totale, lo sconcerto pure. Sebbene, da diversi giorni, del fatto si bisbigliasse diffusamente nei corridoi di via Solferino. Prova ne è che, già martedì, la direzione del quotidiano aveva comunicato al comitato di redazione che nella funzione di «ricognizione sul giornale» (uno dei due incarichi ufficiali di Di Rosa insieme alla «supervisione sulla prima pagina»), Di Rosa sarebbe stato affiancato dal vicedirettore Ferruccio De Bortoli. L'assemblea viene subito sospesa. Il Comitato di redazione va dal direttore Paolo Mieli, il quale assicura che si occuperà «personalmente» della questione. Messo al corrente dell'accaduto, Di Rosa prega Mieli di «autosospenderlo» dal compito della «ricognizione». L'assemblea riprende con un pienone di presenze, mentre gli anticorpi del Corrierone (scoramento e fierezza, timori e onore) entrano in azione. Oltre la porta a vetri, nell'ultima parte del corridoio dei passi perduti, quello dove si allineano le stanze dei direttori e la segreteria, la porta dello studio che fu di Albertini è chiusa. Dentro, Mieli è riunito con gli altri due vicedirettori del quotidiano di via Solferino, Giulio Giustiniani e De Bortoli. Dietro la scrivania, Mieli è parecchio abbattuto e preoccupato: «Me ne occuperò di persona. Ho preso il fatto molto sul serio, tanto è vero che, insieme al comitato di redazione, io stesso ascolterò le persone interessate». E aggiunge: «Sono molto turbato». Sono le sette di sera, l'assemblea si scioglie. Nè Raffaele Fiengo, nè gli altri del Cdr vogliono commentare il fatto. Sembrano se mai preoccupati che la questione oscuri gli altri temi del dibattito in corso tra redazione e direzione. Sulla porta che conduce alla Cronaca trovia- mo Alessandra Arachi, 31 anni, capelli e occhi castani come il cappotto che si apre sull'abitino nero. Un faccetta graziosa, due orecchini a forma di mezzaluna come unico ornamento. Da dieci anni al Corriere, prima a Roma come collaboratrice a fare la gavetta, dal '92 inserita nella redazione della cronaca milanese, alle spalle due libri: «Briciole» sul tema dell'anoressia di cui lei stessa era stata vittima e «Leoncavallo Blues». Non vuole parlare, e se ne scusa. Ma perché scegliere proprio l'assemblea {>er fare la sua denuncia? Si imita a osservare: «Mi sembrava la sede più adatta». Intanto il vicedirettore Di Rosa è partito nel primo pomeriggio, in compagnia della moglie. Raggiunto telefonicamente, fa sapere: «Non ho nulla da dire, se non che tutto ciò che è stato raccontato non è vero. Domattina parlerò col direttore, poi vedrò. Con questa persona ho parlato una sola volta su sua richiesta, quando è uscita dall'ufficio del direttore. Tra l'altro, il trasferimento a Roma di cui parla non dipenderà dà me, ma dalle decisioni del direttore. Non c'è nulla di vero, io ora penso solo al mio lavoro». Valeria Sacchi «E' avvenuto nell'ufficio del vicedirettore» Lui replica «Quello che ha raccontato non è vero» L'ingresso del Corriere della Sera, in via Solferino
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Morto a 75 anni Amerigo Dumini uno dogli uccisori di Matteotti
- Tempestosa giornata alla Camera
- Il deputato socialista Matteotti rapito da Roma in automobile
- Morire a Canelli a 25 anni
- Nascita di Marconi
- I PARTITI PAZZI D'ANGOSCIA
- Milano col fiato sospeso, altri quattro arresti
- Nuove norme per la scuola Colore tv, prezzi, 95 progetti
- L'arditismo nei comandanti
- Bergamo: guerriglia tra "tifosi,, durante la partita con il Torino
- Grazie Juve, grazie Brady
- A colloquio col più famoso detective di Francia e con l'italiano che egli salvò dalla ghigliottina
- un po'di fantascienza
- Tre domande a Capanna
- Nascita di Marconi
- Ticino, la minaccia è svizzera
- Internet, istruzioni per l'uso
- FRA MAGIA E STREGONERIA
- Non bastano pelliccia e permanente per fare d'un ex uomo una donna vera
- Non si mangia il gelato in boutique
- 4 TERRORISTI MORTI UNO FUGGE TUTTI GLI OSTAGGI SONO VIVI ?
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- La tragedia della transessuale Richards
- Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,
- I rigori sono fatali alla Juve decimata
- Vacanze di Pasqua sotto la pioggia e con due lievi scosse di terremoto
- Carabiniere tenta di disarmare una guardia: entrambi feriti
- Polonghera, Sommariva, Montafia e Cuneo piangono quattro giovani coppie di sposi morti nell'incendio
- Due gocce di sangue possono fare piena luce sull'omicidio
- Grazie Juve, grazie Brady
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy