Vent' anni nel baratro della crisi
Inarrestabile declino; oltre mille imprese fallite dalla fine degli Anni 70 ad oggi Inarrestabile declino; oltre mille imprese fallite dalla fine degli Anni 70 ad oggi Venf anni nel baratro della crisi Ciriacese e Val di Lonzo: insieme per salvarsi Dalla fine degli Anni Settanta si sono persi circa ventimila posti di lavoro; più di mille imprese tra piccole, medie e grandi sono fallite. Dalla Cee è considerata una zona a forte declino industriale: sono il Ciriacese e le Valli di Lanzo, due aree che contano quasi cinquantamila abitanti. L'ultimo capitolo di questa disastrosa caduta libera nel mondo dell'occupazione lo ha offerto la crisi delle Fonderie Acciaierie Mandelli di Cafasse, un'azienda di oltre trecento operai che fino a pochi mesi fa fatturava più di 30 miliardi l'anno e che oggi, per salvarsi, spera in un aiuto della Regione. E se per il Gruppo capitanato da Walter Mandelli c'è ancora uno spiraglio di ripresa, per la Nordel di Pessinetto, che produceva circuiti stampati e fino a due anni fa era uno dei maggiori fornitori del ministero della Difesa, non c'è più nulla da fare. L'intero stabilimento, dopo le offerte torinesi sfumate nel nulla, sarà messo all'asta. Non sembra avere prospettiva migliore nemmeno la Cartiera del Gruppo Burgo di Germagnano che in tre anni ha perso cento operai su duecentosettanta occupati. «L'unico sbocco che avevamo era la creazione di un nuovo polo cartario spiega Eraldo Perino, assessore al Lavoro della Comunità montana delle valli di Lanzo e dipendente Burgo - L'azienda, a Germagnano non investe da troppo tempo; il nostro destino, ormai, è segnato». Un disastro. In questi anni gli arnministratori locah hanno cercato di trovare delle soluzioni, d'invertire questa tendenza negativa che ha colpito tutta la zona; non ci sono riusciti. Basta dare un'occhiata ai dati forniti dalla sezione circoscrizionale per l'impiego di Ciriè che comprende ben 38 Comuni. Alla fine del 1995, le persone tra i 15 e i 64 anni che cercavano un'occupazione erano 7.500 e di questi, ii 70% sono donne. I disoccupati, iscritti da almeno due anni al Collocamento sono oltre 4.000; identico il numero delle persone licenziate ogni anno dalle imprese. Dati che parlano chiaro: il decremento del settore industriale mec¬ canico, minerario e tessile si è fortemente accentuato e il terziario non è più in grado di assorbire questo calo. Risultato: il commercio ed i pubblici servizi risentono della olminuzione di domanda legata ad una minor produzione di reddito e non risultano in espansione. Il fatto grave - come più volte hanno sottolineato gli arnministratori - è che, a breve e media scadenza, non s'intravede una soluzione reale, né un'inversione della situazione di crisi generale. La ricetta per uscire dal baratro prova a darla l'industriale CorneUo Valetto, ciriacese presidente del Gruppo industriale Saiag, che nella zona occupa più di 1.500 dipendenti ed è rimasto l'unico polmone produttivo di una certa consistenza. «Le Amministrazioni comunali devono unirsi - dice -. Analizzare la situazione e procedere per creare un unico polo industriale. Purtroppo la conformazione geografica è penalizzante: le Valli di Lanzo e del Ciriacese sono un imbuto e le forze produttive si accentrano tutte su Torino». «Oggi, chi vuole gettarsi a rischiare nel pianeta industria - termina Valetto - bisogna che sappia e voglia fare l'imprenditore, altrimenti è tutto inutile». Gianni Giacomino LA MAPPA DELLA CRISI OCCUPAZIONALE Azienda Dipendenti Chiusura MANDELLI 127 ? NORDEL 60 1995 AMIANTIFERA 294 1990 GRUPPO BERTOLDO *1300 1983-'90 SETTORE TESSILE (VALLE SUSA, MAGNONI) 9000 197D-'90 J3 7 stabilimenti «»- «li '««''•«tu' '»»• rtv' *v.«i- me. «»- *«. m*. «k-' in rs» m- ai il iis.il il ìi m li li n: II; ■•*' lì $n il il sì ili m m mmm m mi m m m m.m 'm:mm m wxvm mmmm-mmmiiiris;mmm mmm
Persone citate: Eraldo Perino, Gianni Giacomino, Gruppo Bertoldo, Magnoni, Mandelli, Valetto, Walter Mandelli
Luoghi citati: Cafasse, Ciriè, Germagnano, Lanzo, Pessinetto, Torino
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