«TorinoDuemila» «Più poveri verso l'Europa» di Mario DeaglioMario Deaglio
«TorinoDuemila» «TorinoDuemila» Più poveri verso l'Europa Sono tre gli «appuntamenti» o meglio le «condizioni» per la creazione di un'Europa a pieno titolo: 1) la trasformazione dei sistemi informatici delle aziende (costo presunto 50 mila miliardi); 2) che non ci siano elezioni anticipate in Germania; 3) superare il giudizio sull'economia dei singoli Paesi che l'Istituto monetario europeo darà entro la primavera 1997. Su queste premesse, il professor Mario Deaglio, il senatore Franco Debenedetti e l'editorialista Jas Gawronski (moderatore, il giornalista Piero Ostellino) hanno discusso a lungo l'altra sera alla Galleria d'Arte Moderna. Il dibattito («Torino come Maastricht. Più poveri verso l'Europa») organizzato dall'Associazione Torino-Duemila, presieduta da Lionello Jona Celesia, ha attirato un folto pubblico ed è stato occasione per rivedere alcuni luoghi comuni, anche in vista del vertice fra capi di Stato e di governo in programma al Lingotto il 29 marzo. «Conviene entrare in Europa?». Alla domanda, che lui stesso ha definito «provocatoria», Deaglio ha risposto «no». Perché? Per il fatto che oggi le imprese hanno visuali molto più ampie: «Mondiali». E di conseguenza questo nostro vecchio continente rischia di diventare un abito troppo stretto. Comunque un eventuale mancato ingresso - a giudizio di Gawronski - potrebbe risultare dannoso. Del resto - ha aggiunto - gli italiani, in tutti i sondaggi, sono convinti europeisti, «sin quando non sono chiamati a fare sacrifici». Franco Debenedetti ha lanciato una proposta «forte»: quella di un presidente europeo, eletto direttamente dagli europei. «Finora - ha spiegato - la conferenza e le decisioni di Maastricht sono state ignorate dal governo, in alcuni casi strumentalizzate a fini elettorali». Insomma il nostro Paese ha avuto «altro di cui occuparsi e non porta alla conferenza intergovernativa il risultato di uno sforzo che invece andava fatto» r [g. san.] Mario Deaglio Mario Deaglio
Persone citate: Deaglio, Franco Debenedetti, Gawronski, Jas Gawronski, Lionello Jona Celesia, Mario Deaglio, Piero Ostellino
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