Bayer scommette sull'Italia

Il colosso investirà 127 miliardi. Ricca la campagna acquisti CHIMICA Il colosso investirà 127 miliardi. Ricca la campagna acquisti Bayer scommette sull'Italia Ma pesano supermarco efarmaceutica MILANO. Le difficoltà accusate nel settore farmaceutico riducono gli utili del gruppo Bayer in Italia, che chiude il '95 con un calo del 74% dei risultati pre-tasse, a 20,5 miliardi di lire. A pesare, oltre alla svalutazione della lira - ha spiegato ieri in una conferenza stampa l'amministratore delegato Hans Peter Kleefuss - sono stati il calo imposto del 5% sui prezzi dei farmaci e il mancato inserimento nel prontuario di alcuni prodotti Bayer. «Solo nel settore farmaceutico - afferma Kleefuss - abbiamo registrato un fatturato di circa 400 miliardi di lire, con un calo del 3% sul '94, e abbiamo subito un minor utile di 40 miliardi». Il giro d'affari della Bayer in Italia ha raggiunto i 3136 miliardi, con un +11,7% rispetto ai 2806 del '94. Nonostante il rovescio il gruppo tedesco conferma la volontà di scommettere sul nostro Paese e aumenta gli investimenti, da 53 miliardi nel '94 a 127 nel '95, impiegati in acquisizioni e in nuovi impianti di produzione. Particolarmente ricca la campagna acquisti (80 miliardi in tutto) dove la Bayer si è aggiudicata la Deltapur (50 muiardi di fatturato), le attività commerciali Enichem nel policarbonato (70 miliardi di fatturato) e ingloberà le controllate italiane di due aziende estere comprate dalla casa madre. So¬ no state inoltre costituite jointventure nella gomma e nei coloranti. Altri 47 miliardi sono stati investiti in nuovi impianti di produzione all'interno degli stabilimenti esistenti di Filago e di Garbagnate, ormai diventato il secondo polo produttivo Bayer al mondo. Ai 127 miliardi si aggiungono 16,2 miliardi spesi nella ricerca e sviluppo e 3 miliardi nella formazione. La Bayer mantiene dunque alto l'interesse per il nostro Paese, ma Kleefuss al contempo chiede regole certe e più attenzione ai problemi industriali. «Noi consideriamo questo mercato altamente strategico e per il futuro vogliamo crescere ancora in Italia - afferma - ma chiediamo che il governo rispetti regole del gioco chiare e in linea con quelle europee, per i mercati industriali e della sanità. E' necessaria coerenza con le direttive europee per il prezzo e la registrazione dei farmaci; e poi, in Francia e in Spagna i governi danno degli incentivi per chi vuole aprire stabilimenti, in Italia niente. Vorremmo fare più ricerca, ma in Italia c'è una burocrazia incredibile, e alla fine si perdono posti di lavoro». Nel '95 la crescita maggiore, nel fatturato dei vari settori, è stata del 26,4% per i prodotti industriali e del 20,3% per i polimeri.

Persone citate: Hans Peter Kleefuss

Luoghi citati: Filago, Francia, Italia, Milano, Spagna