Frenano i prezzi dell'industria

Tra Cisl e Confcommercio polemica sui guadagni In gennaio la crescita è del 5,9%, la più bassa da un anno a questa parte Frenano i prezzi dell'industria Inflazione, oggi i primi dati U1 *| ROMA. Nuova frenata dei prezzi. A gennaio l'indice per la produzione dei prodotti industriali è aumentato del 5,9% contro il 6,5% di dicembre. E' il dato più basso degli ultimi dodici mesi, anche se risulta leggermente superiore rispetto all'aumento del 5,6% messo a segno lo scorso gennaio. E secondo i tecnici dell'Istat dovrebbe ulteriormente dirninuire in futuro perché nella misurazione dell'indice dei prezzi alla produzione si va verso un confronto con quattro mesi del 1995, il cui dato era influenzato al rialzo da incrementi congiunturali elevati. Leggera flessione anche dei prezzi praticati dai grossisti. Nel mese di gennaio 1996 l'aumento è stato del 9,4% (a dicembre '95 era a +10,1%), rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, mentre a livello congiunturale (mese su mese) si registra un lieve aumento con +0,7% (a dicembre era +0,3%). I dati lasciano ben sperare per i dati di marzo relativi ai prezzi al consumo (oggi li diffonderanno Venezia e Trieste): secondo i maggiori centri di previsione economica il tasso tendenziale di inflazione per il mese in corso dovrebbe attestarsi sul 4,5-4,6%. Per quel che riguarda i prezzi alla produzione, dopo tre mesi di stasi, invece, è tornato in aumento l'indice congiunturale con un +0,2% (ad ottobre, novembre e dicembre 1995 l'indice era fermo a 0). L'analisi secondo la destinazione economica mostra una variazione congiunturale uguale alla media (+0,2%) per i beni finali di consumo e per i beni intermedi e, invece, superiore alla media (+0,5%) per i beni finali di investimento. «Quello che abbiamo auspicato, cioè il rallentamento dell'inflazione, si sta verificando - ha commentato il presidente della Fiat Cesare Romiti - ed è positivo che non si accompagni a una qualche forma di recessione». Anche per Sergio Cofferati, segretario della Cgil, si tratta di un «segnale positivo» dato che «l'inflazione è uno dei problemi più importanti per arrivare con le carte in regola alle scadenze dell'Unione europea». Per Cofferati, se proseguiranno i segnali positivi dal fronte deU'inflazione sarà anche possibile avere una manovra economica per il prossimo anno più contenuta del previsto. I dati hanno invece rappresentato la miccia per una polemica tra Cisl e Confcommercio. «Il raffronto anno su anno nasconde una ripresa tendenziale dei prezzi che è immotivata e pericolosa - ha spiegato il segretario confederale Natale Forlani -. C'è la netta percezione che alla timida ripresa di consumi interni corrisponda immediatamente il tentativo di ricostruire i margini di profitto soprattutto nell'intermediazione commerciale». Immediata la replica della Confcommercio. «Le previsioni rileva una nota della confederazione - possono risultare qualche volta azzardate, ma i numeri non possono essere interpretati: nel '95 i margini commerciali, cioè la differenza tra i prezzi di produzione e di vendita di beni, sono diminuiti in media, rispetto all'anno precedente, di oltre il 20%». [f. ama.] Tra Cisl e Confcommercio polemica sui guadagni U 1 *|-; Al MESE PRECEDENTE I ::;^:.:-^^:-X^:^:^:r^:■^:•^:^■^^^:"■^:•:y:■^^:•^^^:•X;:■x^-^>: MEDIA 1994 RISPETTO ALL'ANNO PRECEDENTE I +3,8 GENNAI01995 +0,9 +5,6 FEBBRAI0 +1,1 +6,3 MARZ0 +1,3 +7,5 aprile +1,0 +8,2 MAGGI0 +1,1 +9,0 GIUGN0 +0,4 +9,2 IUGLI0 +0,2 +9,2 AG0ST0 +0,2 +9,0 SETTEMBRE +0,1 +8,7 OTTOBRf +0,0 +7,9 N0VEMBRE +0,0 +7,2 DICEM6RE +0,0 +6,5 MEDIA ANNUA - +7.9 GENNAI01996 +0,2 +5,9 PREZZTaLLINGROSSO +6,7 +9,4

Persone citate: Cesare Romiti, Cofferati, Natale Forlani, Sergio Cofferati

Luoghi citati: Roma, Trieste, Venezia