Serata all' opera dalla Fenice Ma chefaranno i vip senza foyer? di Alessandra Comazzi
Serata alVopera dalla Fenice Ma chefaranno i vip senza foyer? TBVIJ' & TIVÙ' Serata alVopera dalla Fenice Ma chefaranno i vip senza foyer? VENERDÌ' le telecamere di Raitre riprenderanno il «Don Giovanni» di Mozart in scena a Venezia, nella tensostruttura che sostituisce la Fenice. Sarà anche una serata mondana, perché molti Ospiti Illustri vorranno esserci, partecipare, rendere testimonianza. Serena Dandini farà da padrona di casa tra un atto e l'altro, compito delicato. Di norma, le poche volte in cui un'opera va in televisione (e non nel cuore della notte), l'incarico viene svolto facendo piccole interviste nel foyer, in cui i «vip» esibiscono i loro improbabili vestiti e dicono «è un'opera bellissima, i cantanti così bravi». Ma a Venezia non ci sarà il foyer, già questa è una differenza. E' anche possibile che, dopo la trasmissione in diretta, noi ascolteremo altre volte le arie del don Giovanni, ne vedremo le prove: durante «Prima della prima», il programma di Raitre che ci racconta quello che accade dietro le quinte della lirica. Spesso le prove sono addirittura più interesI santi della rappresentazione: I è divertente vedere gli artisti in blue jeans interrotti da direttori in maglietta, ricominciamo da qui, qui devi essere più morbida, qui scandire di più. E' come vedere un'opera d'arte nel suo divenire, mentre si materializza e prende forma sotto i nostri occhi. L'altro giorno, per esempio, c'erano Pavarotti e la Freni durante le prove della «Bohème» a Torino. E la Freni, con il suo bell'accento emiliano, invitava tutti, nell'ultima scena, quella in cui Mimi deve morire, a cantare piano, «perché quando si va in ospedale a trovare qualcuno, si entra in punta di piedi e non si parla mica forte». Molti film, l'altra sera. Meglio di tutti è andato «I mitici - Colpo gobbo a Milano», 7 milioni 336 mila spettatori su Canale 5; cinque milioni 913 per «Doppio inganno» su Raiuno e 5 milioni 243 mila per «Una mamma invisibile», in onda su Italia 1. Letteratura e cinema si sono sempre occupati del mito dell'invisibilità: tutti almeno una volta nella vita abbiamo pensato a quanto sarebbe intrigante poter agire senza essere visti. «Vorrei essere una mosca», si dice, per sapere tutto quello che succede quando noi non ci siamo. Invisibili, una delizia: e così lo sceneggiato di Italia 1 raccontava di un inventore, uno di quei classici inventori un po' matti, che riesce a fabbricare per l'appunto il filtro che consente di scomparire agli occhi altrui. Il figlio, che segue le orme del padre, per errore lo fa bere alla madre, la quale sparisce. Si cerca di fabbricare l'antidoto, ma lo scienziato viene scoperto, il suo capo prima lo licenzia, poi lo vuol far ricoverare in un ospedale psichiatrico. In realtà vuol vendere l'invenzione all'Esercito, fingendo che sia sua. Insomma, una sciocchezzuola, ma girata con garbo e leggerezza. Siccome evidentemente il pubblico cerca leggerezza e buonumore, oltre alla gravità dei telegiornali e delle strisce, oltre all'avanspettacolo della politica vera e televisiva, il film tv è stato seguito da un pubblico consistente Alessandra Comazzi
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