Buttafuoco: perché l'Italia» chiude

Buttafuoco: perché Ntalia» chiude Il direttore del settimanale accusa: premiati solo fedeltà e conformismo Buttafuoco: perché Ntalia» chiude «La destra sa fare bene la tv, ma non i giornali» RIVISTA IN CRISI E: ROMA così, dopo appena tre mesi, chiude la nuova Italia, il settimanale diretto da Pietrangelo Buttafuoco. Stanno preparando l'ultimo numero. L'azionista Spangenberg è andato a picco. Un giornale strano, che ha fatto della trasversalità tra destra e sinistra la sua bandiera e la sua carta d'identità, viene strozzato dai debiti accumulati nelle gestioni precedenti. Malgrado le 30.000 copie vendute a settimana. E l'inventiva del suo direttore poco più che trentenne. Buttafuoco, la trasversalità non ha funzionato? «Non lo so, ma so che prima o poi funzionerà. Forse tra cinque anni, ma funzionerà». Intanto, nel 1996, l'Italia chiude i battenti. «E che dovevamo fare, metter su l'ennesimo bollettino di partito? Abbiamo avuto la presunzione di fare un bel giornale. Addirittura, immodestamente, di proporre una vera e propria rivoluzione grafica nel mondo dei settimanali. Abbiamo lanciato la sfida del giornale monotematico. Con soli nove giornalisti, con un budget ridotto all'osso, abbiamo venduto 11 fascicoli con una media di 30.000 lettori. Non male, eppure eccoci qua». L'Italia chiude per colpa del destino cinico e baro? «No. E' che questa destra non riesce a creare un'iniziativa editorale seria e solida nel mondo dei giornali, che basterebbero non un mare di quattrini ma tre miliardi tre per consentire la sopravvivenza di un giornale, il nostro, che non sia scritto come un volantino e che non faccia da tribuna per tromboni e trombettieri. Che questa destra sarà bravissima a sfondare nel mondo della tv ma nel mondo della carta stampata, con la sola eccezione vincente del Foglio di Ferrara che appunto non è di destra, vive ancora la sindrome del ghetto, premia fedeltà e conformismo ma non il coraggio». Non sarà che confondete co- raggio con goliardia? La vostra copertina choc con su scritto «Addio alla fica» ha attirato i fulmini persino del Giornale, dove Stenio Solinas vi ha definiti «volgari». «Solinas credeva di essere un giornalista e strada facendo ha scoperto la vocazione del killer. Da che pulpito, poi, scaglia i suoi anatemi. Tra le cose più oscene che s'.hanno da vedere sui giornali ci son proprio le sue pagine culturali. Oscene non in senso pornografico, ma nel senso dell'idiozia». Aveva ragione II Secolo a scrivere che voi intellettuali di destra neanche riuscite a parlarvi «E' vero, ha ragione. La destra vive ancora rinchiusa nei suoi rancori. Per questo non ho voluto fare un giornale "di destra" ma trasvèrsale e aperto. Le cose vanno male? Vuol dire che non abbiamo ancora fatto i conti con la schizofrenia dell' "uomo di destra" in Italia». Sarebbe a dire? «Che l'uomo di destra trova casa soltanto negli estremi. C'è quello attaccato al suo elitismo aristocratico che ritiene che dopo Heidegger non ci sia più nulla da dire. All'opposto c'è quello, ed è la maggioranza, che vive di gadget e la cui massima aspirazione è la partecipazione alla Ruota della fortuna. Mai che venga fuori un uomo di destra normale, che normalmente legga il Corriere o La Stampa, acquisti compact disc della Deutsche Crammophone e libri dell'Adelphi. E sia incuriosito dall'Italia. Non dico che a sinistra le cose stiano meglio. La sinistra ha svolto un ruolo pedagogico sul pubblico dei lettori che la destra neanche si sogna: in compenso ha generato un pedagogismo autoritario che fa a pugni con la mia anima libertaria. Ma lì le cose funzionano meglio, mentre da questa parte gli editori fanno vita grama. Se c'è qualche editore che vuole smentire questa tesi, si faccia avanti. Ma presto. E con in tasca tre miliardi tre». Pierluigi Battista «A sinistra va meglio per noi è vita grama» Il direttore Pietrangelo Buttafuoco: «Abbiamo avuto la presunzione di fare un bel giornale. Addirittura, immodestamente, di proporre una vera e propria rivoluzione grafica nel mondo dei settimanali» Un giornale l'«ltalia settimanale», che ha fatto della trasversalità tra destra e sinistra la sua bandiera e la sua carta d'identità

Persone citate: Buttafuoco, Heidegger, Pierluigi Battista, Pietrangelo Buttafuoco, Solinas, Stenio Solinas

Luoghi citati: Ferrara, Italia, Roma