Accordo sui commissari delle Usl

Fumata bianca per la sanità piemontese, e Ghigo: «Uomini scelti in base alla competenza» Fumata bianca per la sanità piemontese, e Ghigo: «Uomini scelti in base alla competenza» Accordo sui commissari delle Usi La Regione ha deciso, tredici i nomi nuovi Fumata bianca. Alle nove della sera, al termine della riunione di ieri della giunta regionale, gli assessori annunciano che è fatta: c'è accordo sui nomi dei commissari straordinari delle scttr: aziende ospedaliere e delle 22 Usi del Piemonte. E ci sono pure i nomi, anche se la delibera per la nomina ufficiale è rimandata a lunedi. Qualche conferma, molti spostamenti, 13 facce per così dire nuove. A una prima lettura dell'elenco, si coglie già una tendenza: la Regione ha cercato di intervenire il meno possibile sui centri più importanti, riconfermando le scelte della precedente giunta Brizio. Il presidente Enzo Ghigo e l'assessore alla Sanità Antonio D'Ambrosio dicono quello che tutti i politici direbbero al loro posto, ossia che non c'è stata spartizione, «gli uomini sono stati scelti esclusivamente sulla base della loro competenza». E una seconda, più approfondita lettura della lista, sembra confermare. Sarà un caso, ma è proprio il nome di un medico di sinistra, ex assessore nella giunta Novelli ed ex manager del Maria Vittoria, che il forzista Ghigo pronuncia per primo uscendo dalla sala giunta: «Mancini andrà all'Usi 1 di Torino». Seguono gli altri, in un ordine che nelle prossime ore potrebbe subire qualche aggiustamento, «ma le persone sono quelle, non si cambiano più, a meno di non trovarsi di fronte a improvvise rinunce». Faticoso trovare l'accordo? Gli esponenti della giunta di centro-destra non possono negarlo. Ma spiegano: «Questa volta nessuno potrà lamentarsi per l'esclusione». Se ieri la Regione ha dovuto nominare questi 29 commissa¬ ri, la «colpa» è proprio di quei candidati che un anno e mezzo fa la giunta del de Brizio scartò quando si trattò di scegliere i manager per i carrozzoni Usi riformati. C'era stato un bando di concorso, ed erano state chiamate cinque ditte di «cacciatori di teste» per una sorta di preselezione che mettesse i politici al riparo dalle critiche e, soprattutto, dai giudici. Risultato? Le ditte andarono oltre i loro compiti, stilando una graduatoria non richiesta. La giunta di centro-sinistra in un'impennata d'orgoglio politico preferì assumersi la responsabilità della scelta, considerando le conclusioni delle ditte sem¬ plici indicazioni, non ordini da eseguire. Alla fine, i «primi della classe» rimasti senza posto e stipendio (sui 200 milioni lordi l'anno) presentarono un ricorso al Tar (per abuso d'ufficio), che annullò tutto. Una sentenza confermata recentemente dal Consiglio di Stato. E adesso? Dopo mesi di incertezze, con ospedali e Usi retti da direttori amministrativi o direttori sanitari, ci sono questi commissari straordinari. La Regione attende le motivazioni contenute nella sentenza del Consiglio di Stato per riappropriarsi della propria discrezionalità politica (non partitica), e scegliere i manager per la sanità pubblica. Ma a parte i nomi comunicati ieri sera, la novità più grossa è forse un'altra: per la prima volta da quando le Usi sono nate, l'assessore ha deciso di porre degli obiettivi chiari a chi ha il compito di garantire servizi ed evitare sprechi, a cominciare da questi commissari. Non è una novità di poco conto. Primo, perché senza degli obiettivi da sottoporre al controllo di un ente gerarchicamente superiore (in questo caso la Regione), nessuno saprà mai dire se un manager sa fare bene il suo mestiere, o no. Secondo, perché significa che la Regione punta molto sui commissari scelti ieri: se dimostreranno di valere, tra sei mesi, al momento della scadenza del loro mandato, potrebbero anche essere riconfermati. Trombati e Consiglio di Stato permettendo. Gianni Armand-Pilon LE 29 NOMINE DELLA GIUNTA AZIENDE OSPEDALIERE - 7 CHIVASSO: Carlo Tabasso [confermato] MOLINETTE: Gianfranco Carnevali [confermato] 8 CHIEHI: Giorgio Rabino [confermato] CTO: Carlo Manacorda [ex Usl 4] 9 IVREfl: Gian Paolo Costamagna [nuovo] SANT'ANNA: Luigi Odasso [nuovo] 10 PINEROLO: Enrico Bighetti [nuovo] SANLUIGI: Giuseppe Galanzino [confermato] 11 VERCELLI: Giorgio Grando [nuovo] NOVARA: Luciano Scarabosio [ex facente funzione] 12 BIELLA: Bruno Vogliolo [nuovo] ALESSANDRIA: AntonioFabbricatore[confermato] "NOVARA: PierbaldiAiroli[nuovo] CUNEO: Fulvio Moirano [ex Usl12] 14 OMEGNA: Mario Vannini [confermato] 15 CUNEO: Martino Macchiolo [nuovo] MSI 16 M0ND0VI': Giovanni Rissnne [ex Usl 10 Pinerolo] 1 TO: Maurizio Mancini [ex Usl To 3] 17 SAVIGLIANO: Stefano Silvano [ex Cto Torino] 2 TO: Massimo Aimone [nuovo] 18 ALBA: Ezio Agostinucci [nuovo] 3 TO: Gianluigi Boveri [ex Usl To 1 ] 19 ASTI: Ezio Robotti [ex facente funzione] 4 TO: Luigi Stabile [ex Usl 9, Ivrea] 20 ALESSANDRIA: Carlo Quaglia [confermato] 5RIV0LI: Nicolb Coppola [confermato] 21 CASALE MONF.: Giuseppe Ferrua [nuovo] 6CIRIE': Giorgio Rivara [nuovo] 22 NOVI LIGURE: Giorgio Martiny [ex Sant'Anna Torino] Una scelta sofferta dopo l'inchiesta sulla giunta Brizio Il presidente Enzo Ghigo (a sin.) e l'assessore Antonio D'Ambrosio