Vialli & Del Piero: faremo centro di Marco Ansaldo

Champions League: tutti i fari puntati sui due attaccanti in vista del match col Real Champions League: tutti i fari puntati sui due attaccanti in vista del match col Real Vigili & Pel Piero: faremo centro Gianluca si ferma, ma l'allarme rientra TORINO. Ultime dalla Juventus: si è fermato Vialli. Neppure nella giornata dolla desistenza bianconera d .Aro blindato e dagli allenami à a porte chiuse si può stare tranquilli. Succede sempre prima delle grandi partite. Il minimo acciacco si trasforma in un dramma. E nel caso del Gianlucaccio si tratta davvero di roba minima. «L'allenamento era facoltativo e ho preferito continuare le mie cure», ha spiegato nel pomeriggio. Qual è la verità? L'attaccante ha ricevuto un'altra botta al piede destro, che si era ferito a Padova. Inoltre è stanco. Forse ha caricato troppo il lavoro nei giorni scorsi, cercando di entrare in forma dopo la sosta per l'infortunio. Ma sulla presenza del Robin Hood pallonaro non abbiamo dubbi. «Gianluca avrebbe giocato persino a Madrid, con il taglio al piede. Non rinuncerebbe a questa partita per niente al mondo», dicono i medici. Il dubbio dunque è sul suo stato di forma, non sulla presenza al fianco di Del Piero e, quasi certamente, di Padovano sul quale puntano in molti. «E' in grande condizione, potrebbe essere l'arma vincente», sostiene l'ex sampdoriano. Storie di attaccanti che non possono fallire. Vialli è forse all'ultimo appuntamento della carriera con la Champions League, Del Piero non può deludere come ha fatto a Madrid perché alimenterebbe il dubbio sul proprio talento in assoluto: i campioni si vedono nel momento del bisogno. «La partita passerà anche per i miei piedi e per quelli di Raul - ammette il Pinturicchio -. All'andata segnò persino il gol della vittoria. Ora c'è il secondo round, lo vincerà chi pas; sa il turno non chi tra noi due giocherà meglio: anche se le due cose probabilmente finiranno per coincidere». Del Piero teme il contropiede del rivale madridista. «Con Laudrup e Zamorano sfrutterà lo spazio che dovremo concedergli - spiega lo juventino -, Il Real sa che con un gol può mandarci in crisi, cercherà di farlo ma tatticamente mi aspetto che giochi come facevano le squadre italiane una volta: ben coperte e pronte a colpire in contropiede». «Paradossalmente - aggiunge Vialli - le assenze del Real ci possono sfavorire. Hierro e Redondo sono bravissimi quando giocano per l'attacco ma ogni tanto si dimenticano di marcare l'avversario. Chi li sostituisce sa difendere più di loro e per noi, che dobbiamo attaccare, sarà più complicato trovare la strada verso la porta». Comunque c'è fiducia. Almeno in apparenza. «Dobbiamo soltanto comportarci come nel secondo tempo di Madrid», sostiene Vialli ricordando che pure il Milan di Sacchi passò il turno nonostante una sconfitta a Madrid per 1-0. I rossoneri però avevano già vinto a S. Siro per 2- 0. Questa volta invece sono i bianconeri che devono ribaltare la situazione. «Il fatto che al Bernabeu abbiamo rischiato di naufragare e che siamo rimasti a galla, anzi abbiamo sfiorato l'I1 è un segnale che deve darci coraggio - aggiunge Del Piero -. Sinceramente non abbiamo mai pensato a cosa potrebbe succedere nella Juventus se venissimo eliminati. Siamo tanto concentrati a vincere...». Non c'è stata troppa pressione: il ritiro, gli attriti dopo l'amichevole di Carrara? «Questa è stata una vigilia speciale perché la partita è speciale. Per noi, per i tifosi, per la stampa. Credo anche per gli avversari, perché le voci che ci sono arrivate da Madrid non testimoniano di un clima tranquillo neppure da loro. Quest'anno abbiamo già vinto la Supercoppa, che mancava alla società. Ma non c'è dubbio che questo è l'appuntamento più importante». Vialli concorda. Lui sa che, nonostante le richieste che ha sul mercato, potrebbe essere il suo ultimo tentativo di conquistare la Coppa dei Campioni persa in finale con la Samp contro il Barcellona. Anche allora c'era un problema di contratto. «Con la differenza che avevo già in tasca l'ingaggio della Juve e la certezza di cambiare squadra, mentre questa volta penso e spero di restare qui». Dipende da molte cose. La prima è come finirà la Juve di Coppa. Marco Ansaldo Un'altra botta al piede già ferito a Padova Ma il capitano tiene duro e dice: voglio restare alla Juve Vialli (a sinistra) e Del Piero: contro gli spagnoli vietato sbagliare

Luoghi citati: Barcellona, Carrara, Madrid, Padova, Torino