Telecom sempre più utili

Pascale: presto l'Authority, privatizzazione Stet più vicina Pascale: presto l'Authority, privatizzazione Stet più vicina Telecom, sempre più utili Balzo del 20% a 1745 miliardi ROMA. Vola l'utile, sale il fatturato, crescono i dividendi: questo il 1995 della Telecom. E le previsioni del consiglio di amministrazione, presieduto da Umberto Silvestri, dicono che, quest'anno, ci potrà essere ulteriore miglioramento della posizione finanziaria e del risultato di esercizio. Insomma, Telecom ha fatto l'en plein. Prima di tutto l'utile netto, che ha toccato i 1745 miliardi, un vero balzo, pari al 20,3 per cento, rispetto al 1994. Bene anche il fatturato, a quota 30.088 miliardi, salito del 3,4 per cento sull'anno precedente. E questi dati positivi sono ricaduti sui dividendi, che garantiscono ai sottoscrittori 120 lire per ogni azione ordinaria, contro le 105 del '94, e 140 per le azioni di risparmio, che nel 1994 avevano reso 125 lire l'una. I dati in dettaglio li ha forniti l'amministratore delegato di Telecom, Francesco Chirichigno, sottolineando la consistente riduzione degli oneri finanziari la cui incidenza sui ricavi è diminuita di un punto percentuale, passando dal 5,9 per cento del '94 al 4,9 del '95. «In particolare - ha detto fra l'altro Chirichigno - l'incidenza del costo del lavoro sui ricavi è scesa dal 24,1 per cento del 1994 al 23 per cento, parametro che colloca Telecom a livelli di eccellenza rispetto ai principali operatori mondiali». Il perso- naie si è ridotto di 6.483 dipendenti, anche per effetto dei trasferimenti effettuati in seguito ad operazioni di scorporo e scissione; i ricavi per dipendente passano dai 298 milioni del '94 ai 327 nel '95, con un aumento del 9,8 per cento. L'indebitamento finanziario netto cala di 3.756 miliardi, scendendo dai 18.543 miliardi del '94 a 14.787. Il cash flow è di 10.906 miliardi e risulta pari al 138,4 per cento degli investimenti, nel '94 era il 119,7 per cento. Nel '95 sono stati investiti complessivamente 7.880 miliardi e il traffico telefonico nazionale è cresciuto del 7,3 per cento in termini di impulsi e del 5,5 in termini di comunicazioni; il traffico internazionale, infine, è aumentato del 10,2 per cento in termini di minuti E, mentre alla Telecom si archivia un anno positivo, la privatizzazione della Stet pare più vicina. Ad affermarlo è l'amministratore delegato, Ernesto Pascale, il quale ritiene che il nuovo Parlamento potrà risolvere il problema dell'authority nell'arco di un mese o due, visto che ci sono già le regole generali per le autorità di settore. Intanto la Stet investirà, nel triennio 1996-1998, oltre 1000 miliardi per il «cablaggio» di Roma e la realizzazione di una rete in fibra ottica di 3500 chi- lometri. Circa 2500 chilometri saranno realizzati all'interno del raccordo anulare e al momento già sono stati predisposti 800 chilometri. Dal 1998 partirà un secondo investimento che si aggirerà sugli 800 miliardi. Contemporaneamente alla posa della fibra ottica, il Comune di Roma utilizzerà la nuova tecnologia per offrire ai cittadini e alle imprese servizi di informazioni e certificazione: dai primi di aprile, infatti, funzioneranno, in via sperimentale, cinque sportelli self-service che effettueranno certificazioni a distanza e daranno informazioni al pubblico. [v. cor.] Francesco Chirichigno

Persone citate: Chirichigno, Ernesto Pascale, Francesco Chirichigno, Umberto Silvestri

Luoghi citati: Comune Di Roma, Roma