lu donna mette l'uniforme di Antonella Amapane

La casa francese volta pagina: velluti per gli abiti da sera, sottovesti fantasma, blazer da recluta La casa francese volta pagina: velluti per gli abiti da sera, sottovesti fantasma, blazer da recluta lu donna mette l'uniforme A Parigi trionfa la moda di Chanel PARIGI DAL NOSTRO INVIATO Le Chanel-dipendenti sono un plotone, un esercito di replicanti con gli occhi pesti di bistro alla Stella Tennant, la zazzera nera da maghetto di Oz, la giacca da mademoiselle trasformata in giubba militare. E' l'apoteosi della donna «riccamente» scombinata, della soldatessa pacifica che mischia nastrini e spille da Ali Babà a giacche da ammiraglio, gonnelle di pizzo. Ecco la ragazza col ciuffo sbarazzino, la bocca rosso sangue, le braghe da mercenario, gli scarponcini da guerrigliero. Altro che i soliti tailleur di tweed, profilati di passamaneria, ormai sfruttala divisa delle signore bene. Adesso la nuova uniforme, della doppia C, guarda veramente alla tenuta dei soldati. Tutti. L'aristocratica Stella Tennant - un castello in Scozia - è la sintesi vivente di questo genere grintoso e trasgressivo. Sarà lei la nuova testimonial Chanel per i prossimi sei mesi, con un compenso di 5 miliardi (la Schiffer per Revlon no prende 9). Stella arriva in pedana all'Espace Eiffel (altra defeziono dal Carrousel) sloggiando un cappottone nero enorme, lungo fino ai piedi, da personaggio di Halloween. Bluse oro come carte di cioccolatini e blazer da recluta si sposano a gonnelline alte un palmo. Ai piedi anfibi modello Leoncavallo, carrozzati come panzer. Chanel volta pagina, abbandona l'effetto «leccato», guarda al mondo confuso dei giovani, si rinnova, ma non rinnega il suo stile. I profili colorati scompaiono quasi, eccetto che sui piccoli cardigan. La sera è tutta velluti inchiostro per abiti semplicissimi, ma anche sottovesti fantasma, bianche, doppiate di chiffon nuvola. Quando appare Marpessa, i fotografi l'applaudono come pazzi. L'ex modella - spiegano poi i fotoreporter dopo lo show - oltre a essere bella deteneva il record della simpatia. La camera della moda inorridisce, si scandalizza di fronte a un giornaletto clandestino (impossibile scoprire chi lo edita), un «Male» della moda che prende di mira, senza pietà, le debolezze di stilisti e modelle. Lo distribuisce un gruppo di ragazzi di fronte all'Espace Eiffel. Il libello è piuttosto greve, ma a tratti si rivela esilarante. Si chiama «Plouc» (cretino) ed è scritto con la grafica di «Vogue». Contiene anche una hitparade delle top in discesa: Katc Moss in testa, diventa Moche (brutta), segue Stella Trainante e Naomi Poubelle (pattumiera). Il popolo della moda, colpito dal gelo, grida pietà. Ma non c'è nulla da fare, la ricerca del posto «originale» dove sfilare supera ogni buon senso. L'altro ieri con un'alzata d'ingegno davvero unica Jerome Lhuiller ha pensato bene di allestire lo show nei giardini del Palais Rovai. Il freddo era tale che il ministero della Difesa forse impietosito - ha prestato 200 coperte caki da distribuire insieme con il caffè caldo al pubblico. Ieri, ha sfilato la collezione di Ungaro, prodotta dal Gruppo Gft di Torino. Lo stilista non ama farsi pubblicità attraverso i personaggi. Ma questa volta alla maison scappa detto che il signor Emanuel sta preparando due abiti per lady Diana (per il giorno del divorzio?). Ungaro per il prossimo inverno lancia teste incappucciate, minigonne scozzesi e grandi cappe di montone verniciato per freddi da Circolo polare artico. La voglia di Oriente prende forma nelle giacche trequarti, di seta imbottita, percorse da draghi e fiori di loto. Domie tigre inguauiate in tute di ciniglia stampata si intercalano a dame in sottoveste nera, incrostata di paillettes per ombreggiare seni e glutei. Tanto viola, rosso e verde per la solare e misteriosa donna che non sa resistere alla tentazione di una giacca in fantasia dalmata, alla Crudelia Demon della «Carica dei 101». Ha un piglio decisamente meno romantico ma sportivo e sofisticato al tempo stesso l'algida femmina di Montana che sfoggia cappotti doublé lunghi fino ai piedi, zippati sulla schiena. I compratori li hanno definiti i capi spalla più azzeccati della stagione. Antonella Amapane E Ungaro propone per l'inverno minigonne di stile scozzese e cappe di montone verniciato Claudia Schiffer sfila con i modelli disegnati da Lagerfeld per Chanel

Luoghi citati: Montana, Parigi, Scozia, Torino