Immigrati è sfumata la proroga di Andrea Di Robilant

Il governo reitera il decreto: non viene modificato il termine del trentun marzo Il governo reitera il decreto: non viene modificato il termine del trentun marzo Immigrati, è sfumata la proroga Per la regolarizzazione ROMA. In piena campagna elettorale Lamberto Dini non se l'è sentita di metter mano al controverso decreto sull'immigrazione. Il suo governo ha reiterato ieri il provvedimento, limitandosi ad approvare alcune piccole modifiche tecniche. E le associazioni di solidarietà, che chiedevano interventi più incisivi, hanno reagito con prevedibile durezza. I «perfezionamenti tecnici» illustrati dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Lamberto Cardia riguardano sostanzialemente i provvedimenti di espulsione (con l'introduzione della competenza del Tribunale .dei minori) e i ricongiungimenti familiari (con l'aggiunta del termine «coniuge» dove si parla di nuclei familiari). Bocciata, invece, la proposta eh associazioni e sindacati di prolungare i termini per la regolarizzazione di lavoratori extracomunitari oltre il 31 marzo. Cardia: «Non si deve consentire lo sfilacciamento di questa situazione». Il decreto, secondo il governo, ha già permesso di regolarizzare oltre 200 mila extracomunitari e va considerato «un prodotto di qualità». Per associazioni e sindacati, invece, il prodotto va largamente migliorato in senso liberale. Per questo avevano chiesto al governo - oltre alla proroga dei tempi dopo il 31 marzo - che la regolarizzazione venisse estosa anche agli extracomunitari che hanno un lavoro autonomo. Infine era stata chiesta l'abolizione dei contributi previdenziali anticipati (quattro-sei mesi), una clausola che ha già spinto molti datori di lavoro a cacciare i propri dipendenti. Sabato scorso quasi 50 mila manifestanti avevano sfilato per le vie di Roma per protestare contro il razzismo e incoraggiare il governo a modificare il decreto. Ma in questo momento la tensione politica sul tema dell'immigrazione sembra essere più fiacca che nei mesi scorsi. E la stessa manifestazione, pur considerata un successo viste le pessime condizioni del tempo, ha comunque portato in piazza meno gente che in passate occasioni. La decisione del governo di lasciare le cose più o meno come stavano ha comunque suscitato reazioni molto dure. «Il governo Dini dimostra di voler cavalcare gli umori xenofobi presenti nella società italiana per squallidi interessi elettoralistici», ha tuona¬ to Giampiero Gioffredi, coordinatore nazionale di Arci-Nero e non solo. E Dino Frisullo, segretario di «Senza Confine» e portavoce della «Rete anti-razzista»: «Il governo ha compiuto la peggiore e la più immorale delle scelti possibili e chiediamo al Presidente Scalfaro di non firmare questo decreto». Nessuna reazione negativa dai grandi sindacati o dalle principali forze politiche. Ma, del resto, chi realmente si aspettava che a un mese dal voto un governo in carica per l'ordinaria amministrazione modificasse il decreto? Andrea di Robilant Extracomunitari in coda per le pratiche di regolarizzazione

Persone citate: Cardia, Dini, Dino Frisullo, Giampiero Gioffredi, Lamberto Cardia, Lamberto Dini, Scalfaro

Luoghi citati: Roma