Per divertirsi bruciano due clochard di Enrico Benedetto

Cosparsi di alcol nel sonno: uno è morto. La polizia cerca una banda anti-barboni Cosparsi di alcol nel sonno: uno è morto. La polizia cerca una banda anti-barboni Per divertirsi bruciano due clochard Quattro giovani, nel centro di Parigi PARIGI DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Bruciato vivo da quattro giovani che l'hanno cosparso d'alcol dandogli fuoco in piena Parigi riuscendo poi a dileguarsi. Fabrice Gaulin aveva 39 anni. Clochard come Maurice - ustionato ma salvo - che gli dormiva a fianco. Sulla ferocia dell'assassinio, le sue ragioni ancora enigmatiche, i soccorsi non tempestivi, s'interroga la Francia intera. Gli investigatori non escludono alcuna ipotesi. Ma il bidone con il liquido infiammabile era ben lì, a pochi metri dal cadavere. E i rari testimoni - alle 4 e 30 antelucane il X Arrondissement, privo di celebri locali notturni, ronfa - snocciolano un racconto atroce. «Mia moglie l'ha visto in fiamme. Una torcia umana che correva nel buio. Poi è crollato». Le scarse vetture scivolano via senza fermarsi. Infine un automobilista inchioda. Con la giacca riuscirà a soffocare la combustione. Ma Fahricn è già morto. A due passi dalla chiesa sul cui scalone d'ingresso cercava riparo contro gli ultimi freddi invernali. Non era il solo: l'altra sera altri quattro uomini senza fissa dimora gli tenevano compagnia. Sul frontone, San Vincenzo de' Paoli che soccorre i poveri. Simbologia o meno, il luogo era divenuto da tempo un fortunoso ricovero per i senza fissa dimora che abbondano nel quartiere. In ogni caso, Fabrice Gaulin disponeva d'una piccola attrezzatura pei' affrontare un'esistenza a cielo aperto. Zaino, asciugamani, panni caldi, viveri in scatola. E il sacco a pelo nel quale - ieri mattina - riposava. Potrebbe non essersi neppure accorto che gli aggressori stavano versandogli addi'.so il combustibile. Svegliarsi con un rogo addosso. Malgrado dolor-: e paura, ce l'ha fatta ad abbandonare l'involucro fiammeggiante. Ma le ustioni erano ormai troppo estese per consentire di salvarlo. Chi l'ha ucciso? E perché? La ricostruzione che la Brigade Criminelle ha intrapreso si annuncia difficile. I clochard superstiti forniscono identikit vaghi. Inoltre buio, stanchezza e vino parrebbero indebolire la loro testimonianza. Ma qualcuno ha veduto un gruppo di ragazzi allontanarsi con precipitazione. Sembravano appartenere «al tipo europeo», informa la polizia. Insomma, bianchi. E bianco era Fabrice, originario della Sarthe. Ma non Maurice, il ciadiano. E proprio quest'ultimo, secondo le ricostruzioni provvisorie, sarebbe l'obiettivo dell'attacco. Per appurarlo con certezza occorrerà far luce su un misterioso sparo che dicono l'avesse per bersaglio. La pistola era caricata a pallettoni: ne restano tracce poco lontano dalla scalinata. Lo sparatore e l'assassino sono la medesima persona? Alcuni indizi lo lascerebbero credere. E' ipotizzabile una bravata collettiva notturna di carattere xenofobo. Ma nulla, per ora, lo conferma. Rimane lo sgomento, La Rive Droite non è il Bronx, e se le aggressioni nel metrò rappresentano cronaca quotidiana, l'episodio davvero grave costituisce eccezione. Più che altrove, inoltre, i clochard fanno parte del paesaggio urbano. Parigi è la loro capitale europea. Emigrano qui da Londra, Berlino, Amsterdam. La Francia ha dedicato loro ben due film dal '90 tra cui il fortunatissimo «Les Amants du Pont-Neuf», e non è insensibile al fascino un poco morboso di figure marginali per genio, non solo bisogno. Peraltro, la popolazione reagisce con tolleranza e prodigalità almeno relative alla loro presenza. E nelle settimane più gelide si consente loro di pernottare al caldo in stazioni ad hoc che la metropolitana offre. La Mairie assicura inoltre un servizio bus notturno per raccogliere i più bi¬ sognosi. E numerose sono le associazioni - religiose e non - che prodigano loro assistenza. In altre parole, se la psicosi di un offensiva indiscriminata contro i barboni - e le donne, sempre più numerose, che ne condividono la vita randagia - dovesse finire per diffondersi, i servizi sociali si ritroverebbero nell'emergenza totale. Il pericolo è effettivo? Senza voler troppo drammatiz¬ zare, l'Esercito della Salvezza ammoniva ieri gli «sdf» - sans donneile fixe - a non sedentarizzarsi troppo. L'abitudinario, quello che da mesi o anni ha scelto come buen retiro un androne preciso, la panchina attrezzabile, l'angolo tranquillo (insomma luoghi identificabili in anticipo) corre gravi rischi. Se davvero una banda terrorizzaclochard ò in azione, colpire le riuscirà sin troppo facile. Il ministro agli Aiuti Umanitari moltiplica cosi gli appelli affinché sia possibile albergare in strutture assistenziali chi attenderebbe l'alba per strada. Ma gli appelli si urtano a serie difficoltà. Numerosi i senzatetto ostili. Vogliono li si lasci vivere a modo loro. Anche se un killer è in agguato. Enrico Benedetto Il ferito è un africano Forse era lui il vero obiettivo La città, tradizionale patria dei senzatetto, è sotto choc L'angolo del X «arrondissement» di Parigi dove sono stati bruciati i due clochard e un barbone che dorme su una panchina

Persone citate: Fabrice Gaulin, Pont, Zaino

Luoghi citati: Amsterdam, Berlino, Francia, Londra, Parigi