Juve su la testa con il Real

Mercoledì la sfida dell'anno per i bianconeri: stadio esaurito e super-incasso Mercoledì la sfida dell'anno per i bianconeri: stadio esaurito e super-incasso Juve, su la testa con il Real Vigilia blindata, sale la tensione TORINO. Dietro alla Juve si chiudono tutte le porte, sia quelle di casa dove i giocatori non possono rientrare la notte perché vanno a dormire in albergo, sia i cancelli del campo d'allenamento. Da ieri pomeriggio, e fino a domani, nessun curioso avrà accesso agli allenamenti dei bianconeri che si preparano alla partita decisiva contro il Real Madrid. Stadio blindato, ritiro blindato. Sembra il vecchio Pisa di Romeo Anconetani, che mandava la squadra in clausura per un mese, quando gli giravano. Invece è la Juve modernissima di Giraudo e di Lippi. Forse non se ne poteva fare a meno: con il clima che si respirava venerdì a Carrara, ci voleva quello che si dice un segnale forte. Ma si dimostra come, se le cose si complicano, il calcio scientifico del Duemila si avvicini magistralmente alle pratiche dei vecchi stregoni ruspanti del pallone. In una settimana si è adattato al ritiro il Parma di Nevio Scala. Ora lo fa Lippi. Erano gli alfieri di un calcio nuovo e, l'anno scorso, vincente. Ora sono due tecnici preoccupatissimi dal momento straordinariamente delicato delle loro squadre. La Juve trema. E si vede. Sistema i lucchetti ovunque, pure alle labbra dei suoi giocatori che si lamentano a bocca chiusa come nel coro della Butterfly. Non assistevamo da tempo a una vigilia del genero. Sapore di tempo antico: tutto esaurito, un incasso di 5 miliardi, giornalisti, radio e televisioni da tutto il mondo che stanno mettendo a dura prova l'organizzazione della tribuna stampa, Il clima è speciale. E per una notte i tifosi della Juve vorrebbero rivedere la squadra della passata stagione. Coraggiosa e sbarazzina. Talentuosa e organizzatissima. La Signora dei sogni. Non sappiamo se tutto quello che sta succedendo sia il viatico a una prestazione indimenticabile. Certamente lascia perplessi l'alone di paura che traspare da certe scelte. Ritiro lungo, porte chiuse, due allenamenti nella domenica consacrata dai calciatori allo sciopero, per cui si capisce come alla Juventus non intendano detrarre la giornata dalla busta paga. Vialli raccoglie l'elogio di Agnelli come sindacalista. E del centravanti, Avvocato, che ne pensa? Le poche dichiarazioni galleggiano sull'ovvio per non arrivare al cuore del problema che è sempre lo stesso: com'è possibile che la Juve grandissima dell'anno scorso si sia trasformata nella pattuglia tremebonda che poteva naufragare a Madrid e che ha perso persino l'amichevole a Carrara? La risposta è come la formula della pietra filosofale. Nessuno la trova. E abbiamo la sensazione che se i bianconeri usciranno mercoledì dalla Champions League gli Agnelli smetteranno di cercarla e volteranno pagina. Non pensavamo che si potesse arrivare a tanto perchè i Lippanti erano nettamente favoriti dal pronostico. Oggi le possibilità di qualificarsi per la semifinale sono al 50 per cento. La Juventus è più forte del Real Madrid al completo, a maggior ragione lo è rispetto alla squadra che si esibirà a Torino senza il portiere titolare (Buyo), il perno difensivo (Hierro, centromediano metodista) e il regista (Redondo, che nell'andata disputò la migliore partita dell'anno). L'asse centrale del gioco madridista esce stravolto. La Juve dovrà temere il contropiede di Laudrup e soprattutto di Raul, però le ultime due giornate del campionato spagnolo indicano che il Real è sempre in coma profondo. Inoltre è una squadra che alla prima grossa difficoltà si scioglie. Una Juve appena normale non incontrerebbe troppe difficoltà a ribaltare l'l-0 dell'andata. Una Juve vivace e grintosa potrebbe puntare addirittura al successo di grandi proporzioni che Vialli auspica. Ma cos'è la Juve oggi? Per il momento una squadra che intristisce in un albergo del centro e che si allena a porte chiuse per nascondere chissà quali segreti. Non ci sembra il massimo della spregiudicatezza. Marco Ansaldo LA DENSA SETTIMANA DEL CALCIO OGGI Calcio lv: Malarrese incontra Moratti (Rai) e Cecchi Gori. DOMANI Vertenza calciatori: ripresa delle trattative fra Matarrese, Nizzola e Campana? Possibile presenza di Pescante. Coppa Uefa, quarti di finale, ritorno: ROMA-SLAVIA PRAGA (and. 0-2), ore 20,30 diretta Rai 2. BORDEAUX-MILAN (and. 0-2), ore 20,30 diretta Italia l. MERCOLEDÌ' Champions League, quarti di finale, ritorno: JUVE-REAL MADRID (and. 0-1), ore 20,30 diretta Canale 5 Calcio tv: entro le 19, il gruppo Cecchi Gori e Telepiù dovranno presentare le fidejussioni bancarie pattuite, rispettivamente 213,500 e 203,550 miliardi, pena la perdita dei diritti in chiaro (Cecchi Gori) e criptati (Tele più). GIOVEDÌ' Coppa delle Coppe, quarti di finale, ritorno: PARIS S.G.-PARMA (and. 0-1), ore 20,30 diretta Rai 1. Lega serie A e B: in mattinata riunione del consiglio e poi, a seguire, assemblea dei presidenti. All'ordine del giorno: data del recupero della giornata sospesa per sciopero; spartizione dei diritti calcio-tv; azzeramento dei parametri; risposta alla manica larga di Matarrese e all'intransigenza del sindacato calciatori. VENERDÌ' Sorteggio delle semifinali di Coppa Coppe e Uefa a Losanna DOMENICA Campionato: riprende con la IP giornata le partile in programma sono: Bari-Padova; Cremonese-Lazio; Fiorentina-Juventus; MilanParma; Roma-Piacenza; Sampdoria-Alalanta;Torino/^ggliari (ore 20,30 in pay tv); Udinese-Inter; Vicenza-Napoli.