Il marco fa scappare le imprese tedesche di E. Nov.

Il marco fa scappare le imprese tedesche GERMANIA Raddoppiati nel '95 gli investimenti esteri Il marco fa scappare le imprese tedesche BONN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE In un anno sono quasi raddoppiati, ed è un record che fa discutere il mondo del lavoro e gli analisti: gli investimenti esteri delle imprese tedesche sono saliti da 27 miliardi di marchi nel 1994 a 50 miliardi nel '95. Soprattutto per due ragioni che mettono in luce debolezze del sistema Germania, nota la Bundesbank nel suo ultimo rapporto mensile: per difendersi da costi del lavoro troppo alti e per controbattere a un Supermarco che compromette le esportazioni. Che non si tratti di un caso ma di una tendenza al rialzo dopo una flessione, lo conferma il paragone con gli anni precedenti: nel '91 gli investimenti all'estero erano stati di 39 miliardi di marchi. A conferma poi che la Germania ha perduto molta della sua forza di attrazione per l'industria, come nota ancora la Bundesbank, un altro dato: gli investimenti delle imprese straniere in Germania sono stati di 13 miliardi di marchi nel '95, ma erano stati di 26 miliardi l'anno precedente. Come riassume la Banca di emissione «la Germania partecipa meno di altri Paesi alla continua internazionalizzazione della produzione». La polemica dura da mesi: anche se fra i fattori che inducono le imprese tedesche a massicci investimenti esteri c'è la necessità di rafforzare le proprie posizioni su quei mercati, di fronte alla concorrenza interna e in presenza di un marco troppo forte; e anche se il dato può essere ricondotto all'apertura di nuovi mercati agli investimenti stranieri, la spiegazione principale è «la difficoltà di produrre nel luogo di produzione Germania». Per gli impacci burocratici che scoraggiano l'avvio di nuove attività; per un sistema di tassazione giudicato vessatorio dalle imprese. E per un mercato del lavoro gravato da costi aggiuntivi troppo elevati e ancora troppo poco mobile, nonostante i progressi degli ultimi due anni: produrre in Germania il motore di un'automobile costa quasi il doppio, a parità di qualità, rispetto a Paesi del Sud America o dell'Europa orientale. Di fronte a difficoltà che si cumulano, la scelta di produrre all'estero si impone, sostengono le imprese. Ma in presenza di una disoccupazione record - 4 milioni e 300 mila persone senza lavoro in febbraio, 1*1196 - il dibattito economico-politico sul futuro del sistema-Germania si infiamma, prossimo appuntamento il rinnovo dei contratti. [e. nov.]

Luoghi citati: Germania, Sud America