«Ma io non mi dò per vinto Mi batterò per rivederla» di Daniela Daniele

11 «Ma io non mi dò per vinto Mi batterò per rivederla» IL PADRE CONTRATTACCA SONO suo padre, ho diritto di vederla. Io voglio poter vedere mia figlia». Dice così, il padre di questa bambina di dieci anni finita nel vortice di una separazione drammatica, dove il denaro riveste un ruolo fondamentale. E racconta la sua versione dei fatti, che forse, quasi certamente anzi, non è quello della sua ex moglie, e non è nemmeno quello della loro figlia, troppo piccola per poter dire la sua, ma abbastanza grande per patire tutte le conseguenze di una situazione del genere. Dunque, lei non ha i soldi per pagare gli alimenti... «Per giudicare bisogna conoscere la verità. Nel '90 ebbi grossi problemi finanziari: mi occupavo di programmazione di computer, persi il mio unico cliente. Un tracollo finanziario. Dovetti abbandonare l'attività». Eravate già separati? «Non àncora. Ma da allora le cose incominciarono ad andare sempre peggio. Per poter contare su una rendita sicura, decisi di affittare certi immobili di mia proprietà. E feci un bel discorsetto a mia moglie: senti cara, visto che le nostre condizioni economiche non sono quelle di prima, sei pregata di documentare le spese che fai». Sacrosanto, se fatto tra padrone e dipendente, ma un po' strano come discorso tra coniugi, non trova? «Per niente. Io ho sempre dovuto mantenere la famiglia di mia moglie. Sua madre andava al mare? Io pagavo. Sua sorella aveva bisogno? Io pagavo. Pensi che a quest'ultima avevo addirittura intestato un bilocale». Sta dicendo che è sempre stato generoso? «Ben più che generoso, Nell'85, quando nacque la bambina, feci un fondo pensione con assicurazione sulla mia vita che aveva come beneficiaria mia moglie. Mi pare che uno che agisce così sia responsabile nei confronti dei bisogni della sua famiglia». Perché avete deciso di separarvi? «Prima di tutto, l'ha deciso mia moglie. Dalla nascita di mia figlia in poi, sono stato letteralmente condizionato dalla presenza di mia suocera: era sempre lì che mi diceva che cosa dovevo e che cosa non dovevo fare. Il più delle volte, per starmene tranquillo, andavo a mangiare in trattoria: lo può testimoniare un sacco di gente». Incomprensioni con la suocera non sembrano un motivo sufficiente per sfasciare una famiglia. Che cosa è accaduto? «Beh, c'era stato anche un episodio di tradimento. Era durato solo due mesi e avevo detto tutto a mia moglie». Per questo sua moglie chiese la separazione? «Ma figuriamoci! Lei mi ha confessato di aver fatto la stessa cosa». Qual è stata, allora, la causa della rottura? «Un giorno di settembre del '90, mia figlia cade in casa dei vicini. Vado a prenderla e vedo che ha solo un bernoccolo in fronte. La porto a casa, la faccio sedere e le metto del ghiaccio sulla fronte. Arriva mia suocera e comincia ad inveire, definendomi irresponsabile. Così la caccio di casa. Lei, prima di andarsene, mi grida: sarai tu, presto, ad andartene da qui. Così è stato. Mia moglie, poco dopo, ha chiesto la separazione». Allora, perché non paga questi alimenti? «Perché non posso, e perché ho scoperto che la mia ex e i suoi avevano ben tre conti con cospicui risparmi fatti sulla mia pelle. E adesso che il pollo non si può più spennare, quella là mi manda al diavolo. Ma io, ripeto, voglio mia figlia». Daniela Daniele «Dietro tutto c'è soltanto una guerra per i soldi con mia moglie Ma quel che conta è la mia piccola»