li Peng: americani alla larga da Taiwan di Foto Reuter

&J| li presidente Lee Teng-Hui: «E' terrorismo di Stato» e sgombera 2 isole. Arrivano le portaerei Ì£ li presidente Lee Teng-Hui: «E' terrorismo di Stato» e sgombera 2 isole. Arrivano le portaerei li Peng: americani alla larga da Taiwan Pechino riprende le manovre e minaccia la U.S. Navy PECHINO. Alla vigilia delle nuove esercitazioni militari che cominciano oggi, vicinissime alla costa di Taiwan, la Cina ha alzato ieri il tono della polemica con gli Stati Uniti, cercando contemporaneamente di rassicurare i «compatrioti» dell'isola nazionalista che nulla accadrà loro, purché (naturalmente) rinneghino le aspirazioni indipendentiste. A Pechino il primo ministro cinese Li Peng ha messo in guardia Washington dall'intervenire con la forza nello Stretto di Taiwan. L'avvertimento è stato lanciato in una conferenza stampa a conclusione dell'annuale sessione plenaria dell'Assemblea del popolo (il Parlamento cinese). «Se qualcuno, tentasse una dimostrazione di forza nello Stretto di Taiwan ha detto il premier rispondendo a una delle quattro domande concesse e concordate in precedenza - la cosa non sarebbe solo inutile, complicherebbe anche la situazione». Le «manovre» cinesi nello Stretto consistono in lanci di missili e bombe in acque internazionali in un'area di mare provocatoriamente vicina alle coste taiwanesi. Il premier non ha specificato in che modo la Cina reagirebbe a un intervento americano, ma ha ricordato che Pechino «non accetta minacce da nessuno e il passato ci insegna che nulla di buono deriva dal loro uso». Gli Stati Uniti hanno già inviato nell'area la portaerei Independence e la Nimitz giungerà questa settimana con sei navi d'appoggio. La Settima flotta ha il vago ordine di «osservare gli sviluppi della situazione». Di fatto la sua presenza in quelle acque signifi¬ ca il concreto impegno americano alla difesa di Taiwan dall'aggressione di Pechino. Li Peng ha ribadito che la politica di riunificazione pacifica - «un Paese e due sistemi», la stessa formula adottata per la colonia britannica di Hong Kong che rientrerà fra un anno sotto dominio cinese - resta immutata. Ha anche detto di desiderare «pace e prosperità» a Taiwan, purché alle condizioni di Pechino. Ma la campagna elettorale a Taiwan si infervora in vista del 23 marzo quando si svolgeranno le prime elezioni presiden¬ ziali democratiche dell'isola, dove nel. 1949 si rifugiarono i nazionalisti dopo la sconfitta nella guerra civile. Al suono di cembali e tamburi, mentre uomini sui trampoli vestiti da personaggi dell'opera di Pechino chiamavano a raccolta la gente, il presidente Lee TengHui, 73 anni, candidato favorito alle elezioni, ha denunciato nel corso di un comizio il «terrori- smo di Stato» di Pechino che sta tentando di influenzare il voto dei taiwanesi. Intorno al podio del dirigente, sventolavano centinaia di bandiere del regime nazionalista: rosse con il sole bianco in un „gb rettangolo blu. Pi Taiwan sta ; p mtanto pro¬ vando l'ebbrezza della neonata democrazia; dopo la dimostrazione l'altro ieri contro Pechino e a favore dell'indipendenza, ieri altre 20.000 persone hanno marciato per le vie della capitale Taipei: stavolta contro Lee Teng-Hui e contro i comunisti, per riunificare la Cina sotto la bandiera nazionalista. Una posizione, questa, che a Pechino piace: siano pure i taiwanesi ferventi anticomunisti, e proclamino pure il desiderio di riunificare le due Cine su una base decisa solo da loro, purché non perseguano l'indipendenza. A Pechino Li Peng ha cercato di minimizzare le esercitazioni, affermando che «servono solo a migliorare la qualità delle forze armate», mentre il resto del |mondo le ha interpretate come [una chiara minaccia ai taiwa|nesi (perché per migliorare la qualità dei missili bisognava scegliere a bersaglio proprio un'area di mare che sfiora le co¬ ste dell'isola?). Un alto funzionario del ministero del Commercio estero ha tenuto a precisare che i rapporti economici con Taiwan «debbono svilupparsi come e più di prima». A Kyoto, in Giappone, dove si è svolto il vertic? dei ministri finanziari dell'Apec (l'organizzazione economica dei Paesi dell'Asia-Pacifico), il ministro cinese Liu Zhongliu ha detto che «l'economia asiatica non subirà conseguenze» dalla crisi di Taiwan. Ma sull'isola, le rassicurazioni della Cina sono rigettate più o meno da tutti. Il governo ha fatto sgomberare trecento persone dalle due isole Chu, le più piccole dell'arcipelago Matsu e le più vicine all'area dove oggi cominceranno le nuove manovre congiunte delle tre forze armate che si protrarranno fino a due giorni dopo le elezioni presidenziali. Altri cento abitanti si sono rifiutati di andarsene nonostante il pericolo. Secondo alcuni sondaggi, cresce il timore tra i 21 milioni di abitanti di Taiwan che se la vittoria di Lee Teng-Hui dovesse essere troppo clamorosa - rendendo così il presidente molto forte del sostegno popolare Pechino potrebbe temere una secessione imminente e proseguire con altre «esercitazioni» anche missilistiche, sempre più rischiose e minacciose. [Ansa] L'ASDALdellagiconell'ta cicureha ritaerdo il ti Uniti, cercando contemporaneamente di rassicurare i ahe nulla purché e) rinneghino le dipendentiste. il primo ministro ng ha messo in hington dall'interforza nello Stretto L'avvertimento è o in una conferen conclusione delsione plenaria deldel popolo (il Parse). «Se qualcuno, dimostrazione di tretto di Taiwan emier rispondendo quattro domande ncordate in precea non sarebbe solo plicherebbe anche ». vre» cinesi nello stono in lanci di be in acque inter un'area di mare mente vicina alle esi. non ha specificato la Cina reagirebbe Gli Stati Uniti hanno già inviato nell'area la portaerei Independence e la Nimitz giungerà questa settimana con sei navi d'appoggio. La Settima flotta ha il vago ordine di «osservare gli sviluppi della situazione». Di fatto la sua presenza in quelle acque signifi¬ - «un Paese e due sistemi», la stessa formula adottata per la colonia britannica di Hong Kong che rientrerà fra un anno sotto dominio cinese - resta immutata. Ha anche detto di desiderare «pace e prosperità» a Taiwan, purché alle condizioni di Pechino. Ma la campagna elettorale a Taiwan si infervora in vista del 23 marzo quando si svolgeranno le prime elezioni presiden¬ mini sui trampoli vestiti da personaggi dell'opera di Pechino chiamavano a raccolta la gente, il presidente Lee TengHui, 73 anni, candidato favorito alle elezioni, ha denunciato nel corso di un comizio il «terrori- Qui accanto un elicottero cinese, impegnato nelle manovre lungo la costa davanti a Taiwan, trasporta un cannone Vicino alla cartina [premier cinese Li Peng [FOTO REUTER] me nazion„gb Pi ; p ta democrstrazione lchino e a denza, ierihanno marcapitale TaLee Teng-Hnisti, per sotto la baUna posizPechino piwanesi fere proclamdi riunificabase decisnon perseza. A Pechinmigliorarearmate», |mondo le [una chiar|nesi (percqualità dscegliere un'area diL'ASIA VISTA DAL PENTAGON■WASHL governo degli Scontinua ufficialdfii ibi Qui accanto un elicottero cinese, impegnato nelle manovre lungo la costa davanti a Taiwan, trasporta un cannone Vicino alla cartina [premier cinese Li Peng [FOTO REUTER]

Persone citate: Matsu, Teng