Tornatore coperto di Nastri va e viene dall'America

«L'uomo delle stelle» ha ottenuto 5 «Oscar italiani» «L'uomo delle stelle» ha ottenuto 5 «Oscar italiani» Tornatore coperto di Nastri va e viene dall'America ROMA. Miglior film italiano, migliore attore protagonista (Sergio Castellitto), migliore fotografia, migliore scenografia, migliore attore non protagonista (Leopoldo Trieste): «L'uomo delle stelle» di Giuseppe Tornatore ha ricevuto ieri cinque Nastri d'argento dal Sindacato giornalisti cinematografici. Altri riconoscimenti sono andati all'esordiente Sandro Baldoni, a Nanni Moretti e Angelo Barbagallo produttori della «Seconda volta», a Lucio Dalla autore della musica di «Al di là delle nuvole», a Giacomo Campiotti e Lucia Zei per il soggetto di «Come due coccodrilli», a Leone Pompucci, Filippo Pichi e Paolo Rossi per la sceneggiatura di «Camerieri», a Franca Squarciapino per i costumi del «Colonnello Chabert», a Antonella Rendina che ha dato la voce a Bridget Fonda in «Miss Magic» e a Luca Biagini che ha doppiato Billy Cristal in «Forget Paris». Al maestro greco Theo Anghelopulos sono andati due Nastri: quello europeo '95 e quello per il miglior film straniero. Anna Bonaiuto, premiata come migliore attrice protagonista nell'«Amore molesto», ha dedicato il Nastro al compagno di vita e di lavoro Mario Martone; Regina Bianchi, migliore attrice non protagonista in «Camerieri» ha detto, con grande emozione, che «i premi più che insuperbire, dovrebbero spronare gli interpreti a fare meglio»; Leopoldo Trieste ha paragonato il Nastro a una «laurea». Appena rientrato dagli Stati Uniti dove torna domani per concludere il tour promozionale del film e partecipare alla Notte delle stelle, Tornatore ha parlato dei vari modi con cui la sua pellicola è stata accolta in America: «Alcuni hanno interpretato la storia come l'altra faccia di "Nuovo Cinema Paradiso"; tanti sono rimasti affascinati dalla scena dell'occupazione delle terre e non capendone il significato hanno chiesto che cosa volesse dire; quasi tutti vedono un riferimento a Rossellini nell'ambientazione storica e, a differenza di quanto è accaduto in Italia, nessuno individua la chiave politica. Le proiezioni con il pubblico sono esilaranti perché, nonostante i problemi di traduzione, tutti capiscono il senso delle battute». Tornatore è ovviamente contento della nomination anche se pensa che stavolta «il film non abbia molte chances di vittoria». Intanto ha già iniziato a scrivere il suo nuovo lavoro, mentre la Miramax sta valutando l'ipotesi di ridistribuire in America «Nuov Cinema Paradiso» in versione doppiata. Fulvia Caprera Giuseppe Tornatore

Luoghi citati: America, Italia, Roma, Stati Uniti