Anziani, non tingetevi i capelli; la Sindone e il premio Lenin di Oreste Del Buono

Anziani, non tingetevi i capelli; la Sindone e il premio Lenin LA LETTERA DI O.d.B. Egr. Sig. Del Buono, se una minoranza fuori dal gregge, magari a sua vergogna, decidesse che non ne può più di vedere in tv un certo personaggio dello spettacolo, cosa dovrebbe fare? Dice: quando appare, spegni. E' una parola. Ho l'impressione che si escogiterà un marchingegno per cui, anche a televisore spento, saremo costretti a sorbircelo. Appena è in onda, cioè sempre, tutti gli schermi come per Incanto si illumineranno come quando da bambini non volevamo prendere la purga, ma la mamma ci costringeva... Giuseppe Sortino, Ragusa GENTILE Signor Sortino, prosegua pure, le lascio tutta la finestrella. Quando ci vuole ci vuole. «Occupava già tutti gli spazi possibili prima di far finta di andarsene e di essere urgentemente supplicato per ritornare, immagini ora che è stato stuzzicato nella vanità», lei scrive. «Il guaio grosso è che si ritiene indispensabile. Ma il danno più evidente è quello indotto. Egli, che per l'ironia che assumono a volte le parole, è "direttore artistico", è il punto di riferimento della tv del nulla, del vuoto assoluto. E' perché il capostipite di una certa tv è lui che a tutte le ore del giorno, in tutte le emittenti, commerciali o no* imperversano giochi e giochetti, cruciverba, gettoni vinti e persi, i noti paladini di questa tv melensa e decerebrata che vengono sommersi da ondate di telefonate di casalinghe ansimanti e felici di potere alfine, dopo aver tenta- La tv defra gee gio l nulla ttoni hetti to per delle ore di magari non vincere ma almeno di dare del tu al divo dei loro sogni in un susseguirsi inarrestabile di scemenze insopportabili per una presunta platea di menomati mentali. E' così difficile che una deprecabile minoranza non è stregata dalla Ruta? Che non tutti muoiono dalla voglia di dare del tu alla Caducei? Se non sono giochetti, sono lacrime e sangue. Chi si lascia, chi si ritrova sempre nel pianto, chi tradisce, chi si rappacifica fra i singhiozzi, chi si dispera con la cinepresa che lo scandaglia in primo piano e più piange, più l'operatore si avvicina impietoso, nella convinzione, forse, che per l'uomo non c'è spettacolo più bello che vedere il suo simile in disgrazia. Un monumento alla cretineria più becera, al peggior cattivo gusto. Eppure esiste una minoranza, sparuta e un po' in soggezione, che ogni tanto amerebbe ascoltare quel che disse, poniamo, un certo Pirandello, che, magari non indovinava il numero esatto di ceci contenuto in un certo recipiente, ma indovinava quel che c'è nel cuore dgli uomini. Ma vai a raccomandare a Pippo Baudo uno che non fa audience! Meglio la Venier...». Invecchiamo, gentile Signor Sortino, andiamo d'accordo su sempre più argomenti. C'è da preoccuparsi? Oreste del Buono La tv del nulla fra gettoni e giochetti

Persone citate: Del Buono, Giuseppe Sortino, Pippo Baudo, Pirandello, Venier

Luoghi citati: Ragusa