Computer smaschera i Carretta
Parma, le tracce trovate nel calcolatore della «British Airways» Parma, le tracce trovate nel calcolatore della «British Airways» Computer smaschera i Carretta Nei Mari del Sud la famiglia scomparsa UN GIALLO RISOLTO ■PARMA CARRETTA sono vivi e - pare - fanno la vita dei nababbi nei Mari del Sud. Il ragionier Giuseppe, la moglie Marta, i figli Nicola e Ferdinando sono scomparsi da Parma, senza lasciare tracce, nei primi giorni di agosto del 1989. Nei giorni scorsi, il colpo di scena: il computer della compagnia aerea «British Airways» rivelano che domenica 6 agosto 1989, alle ore 9,45, il ragionier Giuseppe, Marta e Nicola, si sono imbarcati all'aeroporto di Gatwick destinazione le isole Barbados. Quattro giorni dopo, lo stesso tragitto è stato compiuto da Ferdinando. La notizia è emersa solo ora perché l'astuto contabile, per depistare i possibili inseguitori, ha adottato un trucco semplice semplice: ha tolto una «t» al suo cognome, registrando se stesso e i familiari come Careta. Il banale accorgimento gli ha garantito sette anni di irreperibilità, nonostante in questo periodo lo abbiano cercato in molti (senz'altro due procure - Parma e Milano -, torme di investigatori privati e numerosi giornalisti). Ma perché si è riaperta la caccia ai Carretta? Giorgio Aiassa, direttore generale della Cerve e socio di minoranza della ditta (possiede il 20 per cento delle azioni contro l'80 della famiglia Bormioli), nel 1991 è stato licenziato in tronco dal presidente della società Giovanni Bormioli. Da quel momento, ha intentato una serie di cause civili contro gli amministratori dell'azienda vetraria. In particolare, li accusa di avere occultato utili della società (7,6 miliardi solo nel '92) per creare fondi neri. I giudici civili hanno trasmesso gli atti alla procura della Repubblica di Parma. Il sostituto Francesco Saverio Brancaccio ha subito dato il via a un'inchiesta penale mobilitando polizia e carabinieri. Il sospetto degli inquirenti è che alla Cerve la prassi di costituire fondi neri esistesse da tempo: Giuseppe Carretta, come contabile e braccio destro di Giorgio Aiassa - dicono alcuni testimoni che hanno sfilato in procura - era il gestore della cassa occulta. Un minimo sforzo di fantasia e subito si apre uno scenario da film: i Carretta al sole dei Mari del Sud, distesi su una spiaggia bianca, resi sereni da un conto corrente miliardario acceso coi soldi accantonati in nero dalla Cerve. Uno scenario a cui la procura di Parma dà ampio credito e ora il sogno dei Carretti rischia di finire: polizia e carabinieri hanno ripreso la caccia. La British Airways li ha smascherati. Giorgio Aiassa, diretto superiore del ragionier Giuseppe, non si è mai allontanato da Parma. Nella sua città, in questi anni, ha fatto una gran quantità di investimenti immobiliari; la procura ha disposto accertamenti sul suo patrimonio per escludere collegamenti tra gli ipotizzati fondi neri e gli affari dell'ex direttore generale della Cerve. Forse si è pentito di avere sfidato l'azienda in tribunale, [r. cri.] I coniugi Carretta di Parma A destra, il camper ritrovato nel novembre '89 a Milano
Persone citate: Bormioli, Francesco Saverio Brancaccio, Giorgio Aiassa, Giovanni Bormioli, Giuseppe Carretta
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