Alla Barilla spaccatura sull'orario

Il week-end Il week-end Alla Boriila spaccatura sull'orari® ROMA. La trattativa tra Barilla e sindacati sul nuovo regime di orario da adottare in vista dell'atteso incremento della produzione che seguirà il taglio del 12% dei prezzi, si è interrotta sulla riduzione di orario proposta dai sindacati. Flai-Cgil, FatCisl e TJila-Uil hanno chiesto all'azienda, in cambio della disponibilità a trattare, un aumento della flessibilità e degli straordinari domenicali, un abbassamento dell'orario medio settimanale dalle attuali 38 ore e 5 minuti a 36 ore da realizzarsi con settimane alternate di 40 e 32 ore ciascuna e con la disponibilità di 5 domeniche di straordinario per ogni lavoratore. Allo scambio tra flessibilità e maggiore utilizzo degli impianti con una riduzione degli orari la Barilla avrebbe opposto - secondo i sindacati - un «rifiuto di principio, preparandosi a far pagare il nuovo corso dell'azienda di meno ai consumatori e di più ai lavoratori». «Lo scontro è aspro - ha dichiarato il segretario generale della Flai-Cgil, Gianfranco Benzi -, l'azienda vorrebbe dal sindacato le chiavi in mano sugli straordinari perché non sa quale sarà il risultato della nuova strategia e di quante domeniche avrà bisogno. La richiesta di 56 ore di flessibilità e di 80 ore di straordinario significa 17 domeniche lavorative. Siamo disponibili a trattare ma ci devono assicurare un consolidamento dei livelli occupazionali». La riduzione di orario proposta dai sindacati verrebbe «finanziata» attraverso l'utilizzo delle 108 ore già previste dal contratto (attualmente usate individualmente con i riposi) e con un pacchetto di 84 ore aggiuntive da negoziare con l'azienda.

Persone citate: Barilla, Gianfranco Benzi

Luoghi citati: Roma