Necci: i trasporti italiani alla bancarotta di R. S.
Necci; i trasporti italiani alla bancarotta L'amministratore Fs e presidente di Federtrasporti lancia l'allarme: agli stranieri il 64% dei viaggi Necci; i trasporti italiani alla bancarotta «Regalati all'estero 30 mila miliardi e 100 mila posti di lavoro» ROMA. «La bilancia commerciale dei trasporti registra un deficit di 30 mila miliardi. Se lo azzeriamo significa recuperare 100 mila posti di lavoro oggi in Olanda, Francia e Germania». L'amministratore delegato delle Fs, nonché presidente della Federtrasporto Lorenzo Necci torna a mettere sotto accusa le deficienze del Paese al convegno per la presentazione del libro bianco della Confetra sul trasporto merci e sulla logistica. «Non abbiamo ancora capito che il futuro dello sviluppo economico e quindi dell'occupazione è nei servizi - ha detto Necci -, dobbiamo lavorare per consentire alle imprese di stare sul mercato altrimenti rischiamo di sparire. E sarebbe una vergogna nazionale non essere capaci di sviluppare i servizi. Per me sarebbe una sconfitta personale». Nell'autotrasporto la dimensione delle imprese è sconfortante: 1,2 addetti per azienda. Le prime 165 aziende di trasporti hanno un fatturato me¬ dio di 2 miliardi e coprono il 5% del giro d'affari complessivo. Il 64% del trasporto internazionale è in mano a vettori stranieri: «Se non ci mettiamo al lavoro quando ci sarà la liberalizzazione - ha ammonito Necci la quota in mano agli stranieri crescerà ancora». Necci poi ha sgombrato il campo da un luogo comune: «Non è vero che non spendiamo. E' vero il contrario. La spesa per le infrastrutture in Italia è stata nel '94 pari all'1,2% del pil contro lo 0,9% della media europea. La verità è che spendiamo tanto e male». Necci ha quindi confermato l'interesse di molti per la rete di telecomunicazioni delle Ferrovie ed ha escluso l'intenzione di rilevare una quota Alitalia: «Non abbiamo interesse ad acquisire parte del capitale, ma siamo pronti a individuare forme di collaborazione con l'Alitalia, mentre aspettiamo un segnale dall'Iri per avviare sinergie anche con la società Aeroporti di Roma». [r. s.]
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