Appuntamento col fantasma «X-files supera i confini oltre la paura c'è il successo»
Appuntamento col fantasma Appuntamento col fantasma «X-Files» supera i confini oltre la paura c'è il successo ROMA. Feste con partecipazione assicurata di extraterrestri, fantasmi, licantropi. Incontri basati sui «giochi di ruolo» con ospiti rigorosamente in coppia chiamati a risolvere casi di inspiegabili delitti. Mostre per raccogliere la massa di libri, riviste, videocassette diffusi sul tema. Da tempo il fenomeno «X-Files» ha oltrepassato i confini del piccolo schermo e, come una febbre, si è diffuso tra appassionati adolescenti, ma non solo. Sospeso tra le atmosfere fantascientifiche della storica serie ((Ai confini della realtà» e il clima da incubo di provincia deU'mdimenticato «Twin Peaks», il telefilm «X-Files», andato in onda prima su Canale 5 e ora su «Italia 1» (ogni domenica alle 20,30), ha scatenato l'interesse di un pubblico eterogeneo disposto a tutto pur di avere tra le mani uno dei tanti oggetti contrassegnati dalla famosa «X». Quella che, nei cataloghi dell'Fbi, segnala, accompagnata dalla parola «Files», «i casi che nessuno può spiegare, quelli che non seguono nessuna logica e su cui nessuno vorrebbe indagare perché nascondono realtà inquietanti se non spaventose». Solo due agenti dell'Fbi, ognuno per motivi diversi, riescono a vincere la barriera della paura e ad avventurarsi nelle indagini che tutti vorrebbero mollare: si chiamano Fox Mulder, detto «Spooky» e Dana Scully, rispetti- vamente interpretati dagli attori David Duchovny e Gilhan Anderson. Se il primo è molto ostinato e non riesce a superare lo choc subito in seguito al rapimento, ad opera degli extraterrestri, della sorella di 8 anni (la sua frase-guida è «A volte chiamiamo inutile ciò che non comprendiamo»), la seconda è pragmatica e materialista. Lo scontro tra i due è inevitabile, ma quando i fatti superano ogni fantasia e ogni logica, allearsi diventa l'unico modo per vincere. E sopravvivere. Le convinzioni scientifiche saltano una dopo l'altra come birilli, e i due agenti devono vedersela con mutazioni genetiche, ritorni dall'aldilà, casi di reincarnazione, transfert di personalità, fenomeni di telecinesi. Tutte cose che inchiodano al video i fan adolescenti: secondo ricerche americane e anche secondo i responsabili di Italia 1 che curano il seguitissimo ciclo cinematografico «Notte horror», i temi del terrore e del paranormale sono amatissimi da questa fascia di pubblico. Sul «Daily Telegraph» si legge che gli autori più seguiti dei ragazzi di oggi non sono più, come negli Anni 70, Agatha Christie e Dickens, ma piuttosto Stephen King e Roald Dahl. A gennaio gli ascolti di «X-Files» hanno toccato punte di 4 milioni 457 mila telespettatori con share del 16,83%. Per questo, dall'inizio di marzo, vanno in onda le puntate «arcaiche» del serial culto: «Più che da extraterrestri - ha commentato Carlo Vetrugno direttore di Italia 1 - siamo stati invasi da migliaia di richieste di trasmettere il primo ciclo del serial. Per le nuove puntate, invece, bisognerà aspettare l'autunno». Gli attori baciati dall'enorme successo del telefilm cercano come possono di mantenersi all'altezza del culto di cui sono oggetto: intervistato a proposito delle somiglianze con l'agente Mulder, David Duchovny ha detto: «Non credo che un giorno gli Ufo scenderanno dal cielo in strada. Io credo come Mulder nello straordinario che può succedere nella vita di tutti i giorni. Tuttavia non penso che tra tutte le galassie la nostra sia la privilegiata, l'unica dove la vita sia possibile. Sarebbe ridicolo affermarlo». E la sua partner Gillian Anderson, parlando dell'agente Scully, ha aggiunto: «Rispetto allo scetticismo che contraddistingue il mio personaggio io ho una mentalità più aperta. Credo che le possibilità umane e gli effetti paranormali siano un campo tutto da esplorare. Ci sono zone della nostra mente che nessuno conosce. Una volta, quando avevo 14 anni, regalai un fiore a un ragazzo e lui mi chiese d'indovinare dove lo aveva riposto. Io dissi di getto sul comodino, nella bottiglia che conteneva un profumo. Indovinai...». [f. e]
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