Pensieri deboli sull'Aldilà

Sondaggio di Grinzane e Cei Sondaggio di Grinzane e Cei Pensieri deboli sull'Aldilà MILANO ALDILÀ' sfuma, quasi si dissolve. Per molti esiste ancora, ma è sempre più diffìcile pensarlo, imma ginarlo, credere di sapere a che serva e che cosa ci si faccia. Ecco per esempio le risposte a un questionario raccolte sia dal quotidiano della Cei Avvenire sia dal Premio Grinzane Cavour. Sono poco meno di 3500 le persone che si sono confidate barrando delle crocette su voci predisposte, e quasi la metà sono ragazzi e ragazze al massimo diciottenni. L'interessante è che le risposte dei 900 studenti del Grinzane si rivelano del tutto affini a quelle dei giovani di Avvenire: «L'esser giovani è condizione oggi prevalente sull'esser giovani dì aree culturali differenti», commenta il sociologo Franco Garelli. Appaiono più inquieti, più incerti, più teneri rispetto agli adulti, che risultano più aderenti al dettato tradizionale della Chiesa, peraltro incrinato. Come immagini sia l'Aldilà? E' la prima domanda. «Un luogo in cui ritroveremo le persone care», rispondono a maggioranza i giovani. «Un luogo in cui si percepirà comunque la misericordia divina», rispondono a maggioranza gli adulti. L'Aldilà non conosce crisi della famiglia e sembra fare tutt'uno con un paradiso dove la vita terrena è infinitamente più affettuosa e autentica: «Saprò finalmente che sono viva», scrive una ragazza. «Continuerò in meglio la vita attuale», dice uno. «Tutto sarà vissuto al massimo», assicura un altro: l'Aldilà come cocaina. «Luogo senza fascisti», è un'altra definizione. E Dio è percepito più come amore che come giustizia: un Aldilà che premia e castiga è immaginato soltanto da un adulto su cinrrue e da un ragazzo su dieci. I sentimenti suscitati dall'oltretomba negli adulti sono soprattutto di pace, non di angoscia, mentre quasi la metà dei giovani prova una molto giornalistica curiosità. Ed è possibile comunicare con l'Aldilà? Sì, con la preghiera, risponde il 50% degli adulti; percentuale che precipita a meno della metà fra i giovani. Dante è in assoluto l'autore che ha contribuito di più a farsi un'idea dell'Aldilà. A sorpresa compare fra i giovani al quarto posto Stephen King, e più in basso persino Asimov: l'Aldilà si annette i territori del delirio, del paranormale e della fantascienza. Per un viaggetto d'andata e ritorno da quelle parti, è a parenti e religiosi che ci si affida più volentieri. Rivelatore è un dato: soltanto la metà delle risposte ad Avvenire dice che il catechismo della Chiesa ha influito sull'immagine che si ha dell'Aldilà; e fra i ragazzi del Grinzane ancora di meno, il 37%. «E' una crisi di fedeltà all'insegnamento della Chiesa o è una crisi di comunicazione?» si chiede Giuliano Soria, presidente del Grinzane. «E' tutto il panorama a risultare contraddittorio - rileva il sociologo Garelli, che ha da ieri in libreria il suo saggio Forza della religione, debolezza della fede (Il Mulino) -. Gli italiani che dichiarano con certezza che per loro esiste l'Aldilà sono il 42%, ma quelli che si professano cattolici sono l'80%. Lo dicono le mie ultime ricerche. C'è indeterminatezza, confusione». «Le risposte al questionario è il commento di Giovanni Filoramo, storico delle religioni mi sembrano dei desiderata, il frutto di un immaginario debole cioè destrutturato, umano, spontaneo, non catechistico. E' il cristianesimo settario come quello dei Testimoni di Geova, o il fondamentalismo islamico, ad avere un Aldilà forte: il nuovo catechismo della Chiesa abbandona la dimensione mitica, della rappresentatività, e si avvicina alle ricerche della teplogia protestante». Claudio Altarocca

Persone citate: Asimov, Claudio Altarocca, Franco Garelli, Garelli, Giovanni Filoramo, Giuliano Soria, Stephen King

Luoghi citati: Grinzane Cavour, Milano