Suicida davanti alle rovine di Kobe di Fernando Mezzetti

Era incaricato della ricostruzione: «La mia città è morta, l'ha assassinata la burocrazia» Era incaricato della ricostruzione: «La mia città è morta, l'ha assassinata la burocrazia» Suicida davanti alle rovine di Kobe II vicesindaco si dà fuoco un anno dopo il terremoto PER IL MITO DELL'EFFICIENZA IL suicidio del vice sindaco di Kobe è qualcosa di diverso e di più del rituale hara-kiri, cioè del suicidio come assunzione di responsabilità quando le cose vanno male: in questo caso i ritardi nella ricostruzione della città- dopo la spaventoso terremoto del 17 gennaio dell'anno scorso. E' diverso non soltanto perché invece che sbudellarsi con la spada Ogawa Takumi, 64 anni, si è dato fuoco, ed è di più perché esso è soprattutto protesta più che dichiarazione di colpevolezza. E' l'estrema rivolta della propria impotenza contro un sistema di «democrazia burocratica», come in molti qualificano quello giapponese, e che Ogawa Takumi conosceva bene dal di dentro. Il vice sindaco non è infatti carica elettiva, ma burocratica. Ed è lui, in genere, come i vice ministri nel governo centrale provenienti dalla burocrazia, il vero motore della macchina amministrativa. Il sindaco inaugura ponti, bacia bambini, raccoglie e compra voti, ma chi effettivamente amministra è il suo vice, non eletto da nessuno, e sul quale pesa il fardello dei rapporti con lo Stato in un sistema altamente centralizzato. Due anni fa alla Dieta il premier Hosokawa, che era stato governatore di una prefettura, indignato contro il centralismo affermò che «in qualsiasi paesino per spostare una fermata d'autobus ci vuole il permesso da Tokyo del ministero dei trasporti». Con queste farraginosità burocratiche e centralizzatrici, il vice sindaco si è scontrato per un anno in piena emergenza, es¬ sendo a capo del comitato per la ricostruzione. Il sindaco, colleghi e amici hanno ripetuto che era ctressato dalle continue lotte pe« ccelerare i lavori con una Tokyo sempre più a corto di fondi. A causa della recessione il gettito fiscale è caduto del 4,4%, e scenderà al 5 nel '97, mentre il debito pubblico si avvicina a quello italiano: è il 49% del prodotto interno lordo, salirà al 57 fra 4 anni. L'atto del vice sindaco è carico di simbologia. Lo ha compiuto nell'anniversario esatto della costituzione del comitato per la ricostruzione di cui era a capo. E' andato a compierlo in un parco da cui si sovrasta la baia, con una veduta della Kobe un tempo pulsante e in sviluppo e ora ancora ferita, sfigurata, prostrata. Non tardiva vittima del terremoto, ma di un sistema che per la sua centralizzazione burocratica aggravata dalla recessione economica non ha saputo reagire al sismo in modo adeguato: migliaia di persone ancora in baracche e alloggi di fortuna, economia locale ancora a terra, infrastnitture come autostrade e porto ancora funzionanti solo in parte. Gibellina, non mitico, efficientista Giappone. Con in più, poche o nulle provvidenze specifiche per la popolazione. Essendo basse le previdenze sociali, tutti in Giappone hanno l'assicurazione privata. Solo a fatica il governo è riuscito a ottenere dalle compagnie il rinvio di un anno del pagamento del premio per i terremotati. I quali dovranno pagarlo quindi doppio quest'anno, pena la perdita di quanto finora versato. Molti ri¬ sparmi sono inoltre andati in fumo per la crisi della maggiore banca locale: i piccoli investitori che avevano preso le sue azioni hanno visto il loro valore crollare da sette a uno. A oltre un anno dal terremoto, l'efficientismo nipponico si è rivelato nella ricostruzione solo mitico. La maggior sciagura che abbia colpito il paese dal '45 in poi ha rivelato fragilità insospettabili. Davanti a autostrade sconvolte a San Francisco dal terremoto dell'89, i giapponesi si erano detti con sufficienza che le loro avrebbero resistito a ogni scossa. Si sono afflosciate come burro, e non sono ancora state pienamente ricostruite. Gran parte del territorio cittadino, faticosamente sottratto al mare in decenni, si è liquefatto col sismo. Davanti a tutto questo, a critiche generali perla non avvenuta ricostruzione, il vice sindaco non ha retto. Reggerà invece, invincibile, la democrazia burocratica. Fernando Mezzetti Il dramma fa esplodere il contrasto tra alta tecnologia e amministrazione paralizzata Un'immagine del dramma di Kobe (gennaio '95) Un treno deragliato Un superstite del sisma di Kobe

Persone citate: Hosokawa, Ogawa, Ogawa Takumi, Takumi

Luoghi citati: Giappone, Gibellina, Kobe, San Francisco, Tokyo