IL TESSUTO DELIA MEMORIA Iniziative tra passato e futuro per rivalutare un settore in crisi

IL TESSUTO DELIA MEMORIA CHIERI IL TESSUTO DELIA MEMORIA Iniziative tra passato e futuro per rivalutare un settore in crisi UN convegno, un libro, un museo, una mostra, concerti d'organo: Chieri, famosa per le sue industrie tessili, recupera il filo della memoria dedicando al settore, oggi in crisi, una serie di iniziative accomunate dal titolo «Radici». Il convegno. La mattinata di sabato 16 marzo, con inizio alle ore 9,30 nella sala consiliare del Municipio, sarà dedicata al convegno dal titolo «Nascita di un Museo». Esperti di architettura, industria e musei ripercorrono il passato e tracciano le linee per valorizzare la storia del tessile e dare impulso, culturale e produttivo, al settore. Il museo. L'argomento del convegno si richiama al progetto di costituire a Chieri un Museo Tessile. Non è ancora una realtà, ma la preparazione è a buon punto tanto che, lo stesso giorno, sabato 16 marzo alle ore 15, si inaugura nell'ex monastero di Santa Chiara in via Demaria la mostra «Ipotesi di Museo: Il tessile a Chieri». In attesa della sistemazione definitiva, l'esposizione anticipa il futuro raccogliendo macchinari, vecchi telai, utensili, campioni di tessuto, e insieme proponendo un video sulla tradizione tessile della città. Il «quasi-museo» rimarrà aperto fino al 31 marzo. Orario: il sabato ore 15,30-18,30; la domenica, 10-13 e 15,30-18,30; per le scuole: tel. 9424675. Il libro. In apertura del convegno Chiara Ronchetta, docente Qui sopra /'interno del cotonificio Vergnano A destra e in basso, due esempi di telai ad Architettura, presenta il libro «Chieri città del tessile», edito dalla Celid e curato da Paola Cavallero, Antonietta Cerrato, Chiara Ronchetta. La mostra. A Palazzo Opesso, in via San Giorgio 3, è aperta fino al 14 aprile la mostra «Textures»: 25 opere di dieci artisti contemporanei. Orario infrasettimanale: 16-19,30; week end: 10-12 e 16-19,30. I concerti. Domenica 17 marzo, (ore 16) in San Giorgio, concerto degli organisti Ermanno Savarino e Giovanni Bertoglio; alle 17,30, in San Michele, «Incontro con l'organo», dimostrazioni pratiche del maestro Silvio Chiara. Domenica 24, ore 16 in San Bernardino, concerto dell'organista Claudio Guidotti. Jada Ferrerò UNA MOSTRA ANTICIPA IL MUSEO «Il blue-jean, con ogni probabilità è nato a Chieri», afferma l'imprenditore tessile Armando Brunetti, da quarant'anni studioso dell'arte tessile. Si riferisce al tempo - fine Quattrocento - in cui nella cittadina la lobby corporativa dei tessitori, riuniti nelle Università del Fustagno, era sinonimo di qualità. «Allora il fustagno tinto di blu con il gualdo era esportato in tutti i paesi vicini. Anche a Genova, cui la storia attribuisce la paternità del denim». Brunetti, figlio e nipote di imprenditori tessili, è una delle anime della mostra allestita presso l'ex convento di Santa Chiara, dove un tempo le monache Clarisse lavoravano di telaio, prima che l'edificio, a inizio Ottocento, diventasse sede degli opifici «David Levi». L'esposizione è una vetrina del passato tessile chierese: pigmenti e colori, vecchi telai e macchinari ormai in disuso, sistemati su una superficie di circa 400 mq. Oggetti come il «vindu», per arrotolare le spole, matassatrici e «tagliacampioni». E inoltre, pannelli illustrativi e un computer che, attraverso videate consultabili digitalmente, riassume secoli di attività. La mostra è la prima tappa di un virtuale percorso fra le ex fabbriche cittadine, nonché un embrione del museo che in futuro avrà forse un'altra sede. «Abbiamo un finanziamento Cee di 1,5 miliardi - dice l'assessore alle risorse culturali Agostino Gay - per il recupero dell'Imbiancheria del Vajro, un tempo adibita ai processi di tintura, futura sede stabile del museo». C'è già una convenzione tra il Comune e la facoltà di Architettura, per la ristrutturazione dell'edificio. «Lo scopo della manifestazione "Radici" conclude Gay - è duplice: recuperare la tradizione e rilanciare un comparto che segna il passo». |j. f.] AQUILONI AL CASTELLO DI MASINO Far volare gli aquiloni in alto in alto, e magari imparare a costruirli: domenica 17 marzo questo sarà possibile al castello di Masino, nel Canavese, dove il Fondo Ambiente Italiano (Fai) organizza la «Festa degli Aquiloni» dalle ore 10 alle 18. Chi, da piccolo, non ha mai provato il piacere di guidarli con un semplice filo, a naso all'insù? Ebbene, nel parco del castello, bambini e adulti potranno divertirsi con un bell'aquilone colorato. Il gruppo Centro Gioco Educativo «Games Centre» insegnerà a chi lo desidera come fabbricare un aquilone: semplice nella forma, ma, se ben guidato, in grado di volare. Chi invece, bambino o adulto, porterà il proprio aquilone da casa avrà a disposizione grandi spazi per farlo volare e potrà, se lo desi¬ dera, essere aiutato dagli istruttori. Esperti e appassionati si cimenteranno in voli acrobatici. Un concorso, al termine della giornata, premierà gli aquiloni più originali e meglio costruiti. Il tutto in clima di «festa», appunto, si tratti di esperti, dilettanti o semplici curiosi. Se poi qualcuno vorrà approffitarne per saperne di più o per acquistare materiale da costruzione, potrà farlo: sarà allestita anche una mostra-mercato con libri, schede, modelli e tutto quanto possa essere utile per coltivare quest'hobby. Inoltre sarà presente la Federazione italiana boomerang: altro hobby «volante» per chi lo desidera. E' difficile costruire un aquilone? Sembra di no. In India, in Cina e in Giappone usano la

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