L'ANTIQUARIATO DA SPETTACOLO

L'ANTIQUARIATO DA' SPETTACOLO L'ANTIQUARIATO DA' SPETTACOLO II N grande invito all'antiquariato: dedicato ad intenditori ma anche a chi sa apprezzare le cose belle, a chi è curioso, a chi vuole avvicinarsi per capire, ammirare, farsi tentare. Con queste premesse dal 16 al 24 marzo a Palazzo del Lavoro si tiene la Mostra nazionale di antiquariato. E per gli appassionati del settore l'occasione è davvero importante, perché la rassegna ospiterà mercanti da tutta Italia e dall'estero e accoglierà una vasta selezione di pezzi di grande livello e qualità, che spaziano dall'arredamento all'oggettistica, al collezionismo, alle curiosità. Ci saranno quindi mobili, cornici, dipinti di alta epoca accanto ad arredi del primo Novecento (vetri, lampade, ceramiche, porcellane) al Modernariato, ai giocattoli. Notevole spazio, come nell'ultima edizione, troverà anche la gioielleria antica e quella d'autore dagli Anni Venti fino ai Settanta. Grande è l'attesa per la presenza degli espositori stranieri: spagnoli, francesi, belgi, danesi hanno riconfermato la loro adesione alla rassegna. Qualche esempio: Hubert di Bruxelles porterà splendide boiseries e mobili Luigi XV; Elisabeth Wolf di Copenaghen presenterà pregevoli pezzi Biedermeier; il parigino Tour de Jade Gallery proporrà stupendi pezzi dell'arte orientale. Folta naturalmente sarà la schiera degli antiquari piemontesi, ma gli organizzatori sono fieri del numero di mercanti che giungeranno da tutte le parti d'Italia. «Torino rappresenta una bella piazza di confine - dice Franco Brancaccio, uno dei promoter della rassegna - e quindi questa mostra non solo può attrarre clienti dalla vicina Francia, ma è anche una bella occasione per verificare i prezzi di mercato». Tra gli ospiti della manifestazione si segnalano: Trionfante di Palermo, che esporrà rari pezzi in maiolica antica di Caltagirone; Torta, sempre di Palermo, con una collezione di mortai medievali in bronzo provenienti dalle botteghe di speziali; Valter Bianco Chinto di Saluzzo, esperto in strumenti antichi, che presenta alcuni preziosi violini; Brancaccio di Saluzzo che propone sculture del Quattrocento abruzzese e alcuni tavoli del Cinquecento. Anche tra i torinesi non mancano presenze di prestigio. Torredimare propone una collezione di dipinti russi; Bellomonte oggetti e mobili di alta epoca; Canato espone dipinti e pezzi di notevole qualità. Sarà una vetrina «privilegiata» anche per le mostre di antiquariato che si svolgono a Torino e dintorni. Il Gran Balòn riunirà in uno stand tutti i suoi partecipanti, che proporranno ciascuno un pezzo singificativo. La città di Saluzzo farà reclame alle sue mostre di antiquariato e artigianato, come Cherasco che presenterà il suo mercato delle pulci e le manifestazioni culturali. Inoltre, nello stand dell'Istituto professionale San Carlo di Torino, i ragazzi daranno dimostrazione dell'antica arte della lavorazione del legno. La mostra vuole poi rendere omaggio ai plenipotenziari degli Stati europei che si riuniranno a Torino per la revisione del trattato di Maastricht. Per l'occasione è stata quindi pensata un'esposizione di grande livello: «I Carracci e dintorni», che rappresenta una cornice di eccezionale valore artistico e culturale. Il giorno dell'inaugurazione, sabato 16 marzo, alle ore 16,30 circa Vittorio Sgarbi illustrerà il dipinto di Alessandro Tiarini (Bologna, 1577-1668) raffigurante «Santa Cecilia in ginocchio davanti alle teste mozzate di Valeriano e Tiburzio». Sul tema dei «Carracci» sono previsti altri incontri con il pubblico. Martedì 19 marzo alle ore 17,30, il professor Alberto Cottino parlerà su: «La pittura del Seicento: il paesaggio classico», e venerdì 22 marzo, sempre alle ore 17,30, il professor Emilio Negro disserterà su: «La pittura del Seicento. Carracci e dintorni». MOSTRA NAZIONALE D'ANTIQUARIATO Palazzo del Lavoro, via Ventimiglia -Orario: Feriali 15,3023,30. Festivi e prefestivi 11 -23,30. Il 15 marzo accesso riservato ai commercianti. Ingresso lire 10 mila, ridotti 5 mila. Informazioni al 667.08.78. AlmaToppIno Ancora dalla mostra «I Carracci e dintorni», qui a fianco un'opera di Antonio Carracci, «Diana e Callisto» e, a destra, • «Lo sposalizio mistico di Santa Caterina» di Guidò Reni