Clinton: sonta alleanza contro l'Iran

Estero Il Presidente stanzia un fondo antiterrorismo e rassicura Peres: l'Europa è con noi Clinton: sonta alleanza contro l'Iran E viene ammesso al Consiglio segreto israeliano TEL AVIV NOSTRO SERVIZIO All'indomani del grande vertice anti-terrorismo di Sharm el Sheikh il presidente Usa Bill Clinton ha avuto ieri lunghi colloqui a Gerusalemme con i dirigenti israeliani nel corso dei quali ha annunciato di aver stanziato 100 milioni di dollari per combattere l'eversione degli islamici e di voler accelerare i negoziati per la firma di un accordo bilaterale di cooperazione con Israele per la lotta al terrorismo. Clinton non ha escluso che in un futuro non remoto gli Usa e Israele concluderanno anche un patto di difesa e ha confermato che intanto il prossimo aprile discuterà a Washington con il premier Shimon Peres di un nuovo memorandum di intesa relativo alla cooperazione strategica. A testimoniare l'eccezionale intimità che regna ormai fra i due Paesi, il presidente degli Stati Uniti è stato ammesso - fatto senza precedenti nel suo genere - a una riunione del gabinetto ristretto israeliano, i cui dibattiti sono mantenuti segreti. Clinton ha inoltre ordinato al segretario di stato Warren Christopher e al capo della Cia John Deutsch di restare anche oggi in Israele per portare avanti - assieme con Peres e con il ministro degli esteri Ehud Barak (un ex capo di stato maggiore) - le consultazioni sulla cooperazione di intelligence contro il terrorismo islamico. Nel corso di una conferenza stampa a Gerusalemme Clinton ha rilevato che nei Paesi europei è in corso un «cambiamento di attitudine» nei confronti dell'Iran, il Paese che secondo Israele più di ogni altro ispira le attività terroristiche degli integralisti libanesi e palestinesi. «Nel corso di conversazioni private avute a Sharm el Sheikh - ha detto Clinton - ho rica vato l'impressione che alcuni dirigenti europei stiano mutando idea riguardo l'Iran» e siano dunque più inclini ad accogliere la politica di «doppio contenimento», nei confronti di Iran e Iraq, enunciata dagli Stati Uniti un anno fa. La risposta dell'Iran è stata im¬ mediata. In un'intervista alla radio di stato iraniana il ministro degli esteri di Teheran Ah Akbar 7elayati ha rilevato che anche a L^uarm el Sheikh è stato dimostrato che gli Usa e Israele «sono soli e isolati» nella loro politica ostile all'Iran. Nelle stesse ore gli sciiti Hezbollah hanno fatto esplodere un potente ordigno nel Libano del Sud, che ha provocato il ferimento di sei soldati israeliani. In Israele parte della stampa ha accolto con scetticismo l'esito del vertice di Sharm el Sheikh le cui ripercussioni nella lotta al terrorismo «equivalgono per la loro efficacia - secondo il Jerusalem Post alla lettura dei Salmi». Per l'occasione il giornale ha ricordato la barzelletta su un ebreo sopravvissuto a un «pogrom» antisemita che annuncia di aver preso seri provvedimenti per impedire il ripetersi di tali atrocità. «Ci siamo strappati gli abiti, abbiamo digiunato tre giorni, abbiamo letto Salmi per una settimana. Dovevamo mostrare a quegli assassini che facciamo sul serio». Né Clinton né Peres hanno trovato la battuta molto spiritosa. Israele e Usa hanno infatti deciso di sviluppare assieme nuovi metodi e tecnologie da impiegare nella lotta al terrorismo, di accrescere lo scambio di informazioni, di avviare addestramenti congiunti. Nei prossimi due anni Israele riceverà inoltre apparecchiature utili a prevenire attentati - per un valore di 100 milioni di dollari. Rivolgendosi poi a un migliaio di liceali convenuti nella Sala dell'Opera di Tel Aviv Clinton ha ricordato che a Sharm el Sheikh si è tentato di coordinare il prosciugamento dei finanziamenti per i terroristi islamici e di mobilitare i Paesi arabi moderati dalla parte di Israele. Il vertice di Sharm el Sheikh, secondo osservatori locali, è stato un grande successo politico per Clinton e Peres. Se esso servirà a diminuire l'irruenza del terrorismo islamico - in particolare nei mesi critici che precedono le eie zioni israeliane del 29 maggio - re sta ancora da vedere. AldoBaquis Nuove tecnologie contro i kamikaze Il premier si arrabbia con il «Jerusalem Post» che critica il vertice Militari israeliani circondano nella città vecchia di Gerusalemme una donna di Gaza entrata illegalmente in Israele In alto a destra Shimon Peres (a sinistra) e Bill Clinton