Uccide a coltellate l'ex baby fidanzata

Reggio Emilia: la vittima aveva 17 anni, ferito anche il giovane che era con lei Reggio Emilia: la vittima aveva 17 anni, ferito anche il giovane che era con lei Uccide q coltellate l'ex baby fidanzata L'ha sorpresa in centro con un nuovo amico REGGIO EMILIA. Una ragazza di 17 anni è stata uccisa ieri sera alla periferia di Reggio sotto gli occhi atterriti della gente. L'ex fidanzato l'ha massacrata per gelosia con 12 coltellate alla schiena dopo averla vista in giro col nuovo amico. Ha infierito anche contro di lui. Ora i due ragazzi sono ricoverati in ospedale, omicida ed aggredito. Le loro condizioni non sono gravi. Jessica Filianti: è questo il nome della studentessa dell'istituto professionale di Sant'Ilario barbaramente uccisa. E' caduta a terra, in un lago di sangue. Le sue condizioni sono apparse subito gravissime. Ogni tentativo di rianimazione eseguito sia sulla strada sia sull'ambulanza durante il trasporto in ospedale non è servito a nulla. E' purtroppo giunta cadavere al vicino ospedale di Santa Maria Nuova. Luca Ferrari è l'aggressore. Abita a Taneto di Gattatico. Proprio ieri ha compiuto vent'anni. Subito dopo l'aggressione è stato bloccato e portato in questura, dove è svenuto a causa delle ferite riportate durante l'accoltellamento. Andrea Lanzi ha pure 20 anni, abita a Sant'Ilario. Si era messo con Jessica da poche settimane mentre Luca Ferrari era stato il fidanzato della giovane per due anni. Si erano lasciati un mese fa. Lui era attualmente militare a Pisa e ieri si trovava a Reggio in licenza. Lanzi è stato colpito di striscio ed è stato ricoverato in via precauzionale. I medici hanno stilato una prognosi di pochi giorni. Ieri pomeriggio Andrea Lanzi era andato a prendere la ragazza all'uscita dalla scuola professionale per accompagnarla all'abitazione di Reggio. Insieme erano saliti in macchina e stavano tornando in città. Lungo la Via Emilia fatti pochi chilometri dopo Sant'Ilario sono stati fermati da Luca Ferrari. E' nata una prima discussione, poi una fu ribonda lite che comunque si è rapidamente appianata anche per l'intervento di alcune persone che avevano notato i ragazzi molto agitati. Andrea e Jessica avevano quindi proseguito la loro marcia verso la città, sempre però inseguiti da Luca Ferrari. Arrivati a destinazione, in una strada della prima periferia presso il vecchio stadio di calcio «Mirabello», i giovani sono scesi dalle auto e si sono affrontati nuovamente. E' ripresa la discussione e questa volta è spuntato il coltello. L'ex fidanzato della diciassettenne ha perso la testa e ha colpito la ragazza con dodici colpi alla schiena, fino a quando lei non è crollata sull'asfalto. Incredulità e sgomento si sono diffuse in un attimo non solo in città, dove la ragazza abita e dove il padre gestisce un bar della centralissima via Toschi, ma anche nei Comuni di Gattatico dove abita l'omicida, e Sant'Ilario, dove risiede il nuovo fidanzato della ragazza, e dove la giovane frequentava l'Istituto professionale. Incredulità per quanto è successo soprattutto nella zona di Taneto, a due passi da Sant'Ilario, dove sia Ferrari sia Lanzi sono molto conosciuti, e dove sono stati spesso visti anche giocare insieme a calcio nella stessa compagine dilettanti. Andrea Lanzi milita infatti fin da ragazzino nelle file dello Sporting Club di Sant'Ilario, la squadra juniores che appena un anno fa aveva avuto tra i suoi ranghi anche Ferrari. Protagonista del raptus di gelosia, Ferrari è un giovane da tutti considerato perbene, terzogenito di una famiglia stimatissima. Con una licenza di disegnatore meccanico conseguita all'istituto professionale di Reggio, si era impiegato presso un'azienda di Calerno. Qualche mese fa era partito per il servizio militare a Pisa. La rottura del fidanzamento con Jessica risaliva a poche settimane fa. Il fatto lo aveva sconvolto. Bruno Cancellieri L'assassino è un militare di leva Ieri era in licenza e ha atteso l'ex amica davanti alla scuola Dopo un inseguimento per le vie del centro è nata una lite tra i due ragazzi finita nel sangue Una scena del film «Cronaca di una morte annunciata»