Berlusconi attacca: giudici deviati

Il manovale Lotti ha ammesso di aver visto Pacciani e Vanni uccidere anche i due fidanzati a Vicchio nell'84 Sul caso Squillante scontro tra il Cavaliere e Dotti. Nei guai altri dieci magistrati Berlusconi eunuca; giudici deviati Liste, De Mita correrà da solo, Segni si ritira MILANO. L'inchiesta che ha portato all'arresto di Renato Squillante diventa sempre più delicata. Il nome di Previti comparirebbe anche a proposito della sospetta attività di «dossieraggio» nei confronti degli stessi magistrati milanesi. Indagato è Paolo Simonetti, brigadiere della Finanza, già collaboratore della Parenti. Simonetti è inquisito per abuso d'ufficio, per aver messo insieme «informazioni riservate» su alcuni magistrati. Nel suo computer viene trovato un dischetto che fa pensare ad uno scambio di informazioni con qualcuno: una sigla interpretata in procura proprio come quella di Previti. Insomma, come spiega lo stesso Borrelli, «stiamo lavorando in più direzioni». Per il resto, bocche cucite. Tanto più che non si conosce il numero esatto dei colleghi sui quali si lavora. Da Roma rimbalzano nomi: sei, sette; forse anche più. Su uno solo arriva un'ufficiosa smentita. Quello di Michele Coirò, procuratore capo di Roma: non è sul registro de¬ gli indagati con quel «favoreggiamento» attribuito ai suoi due colleghi. Giallo anche sul nome dell'dmprenditore milanese». Si tratta di Berlusconi e della Fininvest? La cosa vien data per scontata anche se i magistrati milanesi mai avrebbero fatto esplicitamente quei nomi. Tranne in un'occasione: durante l'interrogatorio di Squillante sarebbe spuntato il nome del Cavaliere. Continua intanto lo scontro all'interno del Polo: il Cavaliere chiede a Dotti di smentire pubblicamente la sua compagna. Da parte sua, quest'ultimo ribadisce la sua estraneità alla vicenda, guadagnandosi nuovi malumori da parte del leader. Malumori che si traducono in nuove accuse contro i magistrati responsabili di «perseguitare» la Fininvest. Un'altra giornata convulsa, insomma, che ha registrato altre due sorprese: il ritiro di Segni dalla corsa alle elezioni e la decisione di De Mita di correre da solo. Martini, Marzolla, Masci e Meli ALLE PAGINE 2,3,6 E 7

Luoghi citati: Milano, Roma