Integrativo Fiat prevale il sì
27 Oggi arrivano i dati definitivi. I Cobas si astengono, anche Arese dà l'assenso Integrativo Fiat, prevale il sì E'passata la linea di Firn, Uilm e Fismic TORINO. I rappresentanti dei lavoratori Fiat hanno detto sì. Ieri sera dati ufficiosi, ma quasi definitivi, accreditavano l'approvazione dell'accordo integrativo. Secondo fonti sindacali, 667 Rsu (Rappresentanze sindacali unitarie) hanno votato «sì», mentre 527 hanno espresso parere contrario all'ipotesi di accordo che prevede un aumento del premio aziendale di 850 mila lire lorde per il primo anno e di oltre un milione e ottocentomila a regime (cioè entro il '99) con la possibilità - in base a eventuali variazioni degli elementi costitutivi del premio - di arrivare a oltre 2 milioni e 100 mila. Una vittoria che, se confermata dal pronunciamento delle poche Rsu mancanti ancora all'appello, assume contorni più marcati rispetto alle previsioni della vigilia. L'incertezza che aveva reso nervose le ultime ore si è pertanto disciolta come neve al sole nel pomeriggio di ieri. La linea portata avanti dai rappresentanti sindacali di Fim-Cisl, Uilm-Uil e Fismic (il sindacato autonomo) è dunque risultata vincente. Per la Fiom-Cgil, c'è stata la tegola sulla testa dei Cobas che hanno deciso di non partecipare alla votazione facendo mancare ai metalmeccanici della Cgil un sostegno giudicato importante. Vero è, comunque, che il rifiuto dei Cobas - che peraltro nei giorni scorsi hanno costituito un loro gruppo anche a Mirafiori - è stato forse determinante soltanto per i risultati di Arese. Ma la Fiom Piemonte, pur prendendo atto della maggioranza dei sì che considera «di stretta misura», sostiene che, «se, come sembra, non sarà raggiunto il quorum, previsto dal regolamento interno delle Rsu, bisognerà far decidere le assemblee dei lavoratori». Un ragionamento che il leader della Fiom piemontese, Giorgio Cremaschi, ha sostenuto in questi ultimi giorni. Cesare Damiano, segretario nazionale Fiom, concorda: «Il regolamento prevede che le deliberazioni delle Rsu debbano essere assunte con una maggioranza qualificata» Roberto Di Maulo, segretario nazionale della Uilm, non è d'accordo: «I numeri sono inequivocabili e la vittoria è fuori discussione. La verità è che la Fiom non sa perdere. Il voto delle Rsu si traduce ora in un mandato a firmare. E questo è un mandato che eserciteremo nei prossimi giorni, e dopo andremo a fare le assemblee. Penso che lunedì potremo riprendere la trattativa con la Fiat. Se tutto va bene, i lavoratori della Fiat potranno avere le 80 mila lire mensili di aumento già a partire da questo mese». Pier Paolo Baretta, segretario nazionale Firn: «A questo punto la conclusione dell'intesa va rapidamente realizzata. Ora c'è bisogno di una unità vera nelle aziende del gruppo Fiat». Il segretario generale della Fismic, Giuseppe Cavalitto, ritiene che i dati «dimostrano il grande senso di responsabilità e riconoscono e valorizzano il lavoro di tre mesi di trattative con la ferma indicazione di definire l'intesa con gli adeguamenti indispensabili. E' prevalso il buon senso, i lavoratori hanno confemato la loro maturità». Nella Cisnal ci sono divisioni. Lo ha confermato il segretario nazionale della Cisnal-metalmeccanici, Domenico Fresilli. «In base alle risultanze della discussione sull'ipotesi di accordo alla Fiat - ha detto Fresilli - è emerso all'interno del coordinamento nazionale una non univocità di pareri sull'approvazione. Comunque - ha proseguito - il coordinamento stesso ha dato mandato di continuare la trattativa al fine di raggiungere un punto d'accordo». Da parte dell'azienda viene sottolineato che «l'esito della votazione dimostra che la maggioranza delle Rsu ha apprezzato il contenuto della nostra proposta». Ed ecco alcuni dati parziali. Alla Mirafiori (Enti centrali, Carrozzeria, Meccanica, Presse, Stampi) i sì sono stati 123, i no 112. All'Alfa di Arese 28 sì e 25 no, a Termini Imerese 27 sì e 7 no, alla Sata di Melfi 49 sì e 16 no, a Pomigliano (Carrozzeria, Meccanica, Enti centrali) 30 sì e 27 no, a Termoli 12 sì e 12 no. A Rivalta hanno prevalso i no: 37 contro 34 sì. Nei restanti stabilimenti piemontesi ha invece dominato l'assenso: 11 sì contro 10 no all'Avio; 8 voti affermativi contro 5 negativi alla Teksid Alluminio; 9 contro 5 alla Teksid Ghisa e 9 contro 4 alla Teksid di Crescentino. L'ipotesi di accordo è stata bocciata negli stabilimenti della Magneti Marelli: 5 sì, 20 no, 2 astenuti. Enzo Bacarani PREMIO ATTUALE LORDO ANNUO 1.429.000 1996 1997, 1998 1999 §j Operai Fiat entrano in fabbrica e (sopra) Pier Paolo Baretta segretario della Fim-Cisl
Persone citate: Arese, Cesare Damiano, Domenico Fresilli, Enzo Bacarani, Fresilli, Giorgio Cremaschi, Giuseppe Cavalitto, Pier Paolo Baretta, Roberto Di Maulo
Luoghi citati: Arese, Crescentino, Melfi, Piemonte, Pomigliano, Rivalta, Termini Imerese, Termoli, Torino
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