L'Antitrust condanna Milla Pizzi

«Spot ingannevole» «Spot ingannevole» L'Antitrust condanna Milla Pizzi ROMA. Neanche una gloria della canzone italiana qual è Nilla Pizzi è sfuggita all'occhio vigile dell'Antitrust: insieme con altri testimonial è stata infatti inserita in una condanna per pubblicità ingannevole comminata alla società Eurocasa srl e diffusa dalle emittenti televisive Tcs e Retemia. Il messaggio incriminato riguarda una presunta «Piramide della felicità» che, secondo il messaggio giudicato ingannevole, rappresenterebbe «un potentissimo scudo difensivo contro invidie, gelosie e cattiverie di ogni genere». Inoltre la Piramide «aumenterebbe la probabilità di vincita al lotto o a qualsiasi altro gioco». Nel caso in esame, sentenzia l'Authority, il messaggio pubblicitario «assume una specifica valenza ingannatoria in ordine alle presunte capacità possedute dal bene pubblicizzato, in quanto promuove la vendita del talismano attraverso affermazioni tendenti ad abusare, per esclusivi fini commerciali, di quell'atteggiamento che il nostro stesso ordinamento giuridico definisce "credibilità" popolare». [Agi] Nilla Pizzi Nilla Pizzi

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