Ragioniere umbro «sbaglia 740 troppi difficile e assolto»

Ragioniere umbro Ragioniere umbro Sbaglia «740» troppo difficile E' assolto PERUGIA. Compilare un modello «740» può essere tanto difficile, in alcuni casi, che anche un ragioniere è «giustificato» se sbaglia. Lo ha stabilito la sezione civile della corte d'appello di Perugia che ha assolto il contabile di un imprenditore edile perugino «colpevole» di aver commesso un errore (sanzionato con una «multa» di quasi 60 milioni di lire per violazioni fiscali) nella compilazione del modello 740 del suo cliente per l'anno 1979. La sentenza, del 20 maggio scorso, è stata pubblicata in questi giorni sulla «Rassegna giuridica umbra». Secondo la corte d'appello, nel caso specifico «deve escludersi la responsabilità professionale» del ragioniere-contabile, citato a giudizio dall'imprenditore che chiedeva il risarcimento dei danni subiti (un'istanza accolta, in primo grado, dal tribunale). La norma da applicare - secondo i giudici d'appello - è l'articolo 2236 del codice civile, secondo cui «se la prestazione implica la soluzione di problemi tecnici di speciale difficoltà, il prestatore d'opera non risponde dei danni, se non in caso di dolo o di colpa grave». Ora, anche se è vero che il ragioniere «ha svolto l'incarico conferitogli in modo tecnicamente impreciso e inadeguato», nei suoi confronti non può sussistere quella «colpa grave di chi agisce con straordinaria imprudenza od inescusabile imperizia». La coite, infatti, osserva che l'imperizia professionale ha un «contenuto» che varia a seconda dei casi e che, in quello in esame, non può essere addebitabile al ragioniere, poiché la compilazione di quel 740 «implicava la soluzione di problemi tecnico-giuridici (...) di particolare difficoltà» con un conseguente impegno intellettuale (...) superiore a quello professionale medio richiesto». La corte d'appello fa riferimento, in particolare, alle «difficoltà pratiche» dovute a «norme poco chiare, nonché a una modulistica ministeriale (per la dichiarazione dei redditi di impresa) e alle istruzioni per essa fornite, ancora meno chiare». «L'eccessiva schematicità del modello 740 g-gl per l'anno 1979 - è scritto inoltre nella sentenza - obbligava il dichiarante ad artifizi inconciliabili con la chiarezza espositiva e con la conseguente esigenza di prevenire eventuali contoziosi con gli uffici finanziari». Una sentenza che farà tirare un sospiro di sollievo a ragionieri e commercialisti di tutta Italia alle prese, tra poche settimane, con lo dichiarazioni dei redditi del '95. [Ansai

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