Giallo dietro la febbre del Papa

Giovanni Paolo II è stato costretto ad annullare l'udienza del mercoledì, ma poi la temperatura è scesa Giovanni Paolo II è stato costretto ad annullare l'udienza del mercoledì, ma poi la temperatura è scesa Giallo dietro la febbre del Pupa «E} un'influenza, ma faremo le analisi» CITTA' DEL VATICANO. Papa Wojtyla ha la febbre e in Vaticano si diffonde un'atmosfera strana, oscillante fra il «giallo» e il «tutto normale, è solo un po' di febbre». Un lieve stato febbrile: questo è ciò che ufficialmente si sa dell'indisposizione del Papa, un inciampo comunque tanto fastidioso da obbligarlo a far saltare l'udienza generale del mercoledì, un appuntamento sacro per Papa Wojtyla. Gli appuntamenti dei prossimi giorni restano confermati, in linea di massima, e sono: la beatificazione di Daniele Comboni e Guido Conforti domenica (sono i fondatori dei comboniani e dei saveriani), e il viaggio a Siena, martedì prossimo, per la festa di San Giuseppe. Salvo contrordini: il portavoce del Vaticano ha detto che «si vedrà giorno per giorno». Un atteggiamento rassicurante; ma restano non pochi interrogativi. Intanto il portavoce ha affermato che la febbre del Pontefice è «sui 38 gradi» e che «si stanno facendo analisi, come è logico». La temperatura nel corso della giornata è poi scesa intorno ai 37 gradi. «E' un'influenza?», è stato chiesto a Joaquin Navarro Valls. «La diagnosi la fanno i medici», ha risposto il portavoce, dimenticando però di aggiungere, come spesso ha fatto in passato in occasioni analoghe, che anch'egli è medico. E, sempre in altre occasioni, non aveva esitato ad esprimere la sua opinione, quando si trattava di malattie stagionali. «Un quadro febbrile di modesta entità, che non suscista preoccupazione», ha concluso. Ma già martedì sera in Vaticano e dintorni si era sparsa la voce che il Papa aveva la febbre, ed era una febbre molto alta, anche se il portavoce ha parlato ieri di «una forma febbrile insorta stanotte». Così come era quasi sicuro che l'udienza generale di mercoledì mattina sarebbe saltata, proprio in conseguenza di questo attacco di febbre. La circospezione inusuale del portavoce vaticano ha alimentato, più che sopito, le preoccupazioni fra gli addetti ai lavori. In particolare per il riferimento alle analisi: se si trattasse di un forte raffreddore, di un'influenza o di un malanno consimile, non si vede perché dovrebbero essere necessarie delle analisi. E soprattutto stupisce e preoccupa che a oltre ventiquattro ore dall'apparizione dei sintomi, la Santa Sede non sia in grado di rendere nota una diagnosi qualsiasi. Al «Gemelli», l'ospedale romano dell'Università Cattolica ben noto al Papa, non lo attendono. «Per adesso non si pone il problema di un trasferimento in ospedale», ha detto il portavoce alla Radio vaticana, e il prof. Francesco Crucitti, il chirurgo che lo operò nel 1992 per un tumore benigno all'intestino, ha detto secco: «Il malessere del Santo Padre? Certo non ha nulla a che vedere con quello che c'è stato in passato». Aggiungono, dall'ufficio stampa del Policlinico, che il Pontefice «non deve essere ricoverato e non verrà nemmeno qui per fare analisi particolari. Sia ben chiaro che non c'è nessun allarme, nessuna tensione e nessun preparativo. Il fatto che il Santo Padre abbia un po' di febbre non preoccupa evidentemente i medici che in passato si sono dovuti occupare di lui per malanni ben più seri». Gli esami potrebbero essere microbiologici, mirati cioè a scoprire eventuali virus all'origine della febbre. Le cause potrebbero essere numerose; fra le altre, si parla in Vaticano di una possibile infiammazione alla prostata, causata dal freddo intenso dei giorni scorsi. E' un tipo di disturbo non infrequente in persone di ima certa età e può provocare stati febbrili violenti, anche se di breve durata. In particolare domenica mattina, prima di tornare in San Pietro per la recita dell'Angelus, Giovanni Paolo II si era recato a inaugurare una parrocchia nella zona Sud della capitale. Non è escluso che in quell'occasione il Papa abbia preso freddo. In un'atmosfera psicologica differente, questo malanno, se come è auspicabile si rivelerà di scarsa entità, non avrebbe sollevato apprensioni. Ma adesso si inserisce in un quadro di allarme crescente per la salute di Giovanni Paolo II. E il tradizionale riserbo della Curia sulle condizioni di salute del Papa non aiuta certo a dissipare voci ed illazioni; specialmente quelle sul tremore, sempre più evidente, al braccio sinistro, disturbo i i i mai spiegato in maniera ufficiale. Marco Tosatti Il portavoce Navarro: «Non ce alcun timore anche se la diagnosi spetta ai medici» Dubbi però sul ricorso agli esami clinici Dall'ospedale Gemelli: «Il Santo Padre non sarà ricoverato» Accanto: il Papa sofferente all'Angelus il giorno di Natale. Colpito da febbre, anche quel giorno Wojtyla fu costretto a rinunciare alla benedizione urbi et orbi. Sotto: il policlinico Gemelli

Luoghi citati: Citta' Del Vaticano, Siena