Non canta l'inno Usa: espulso

Mahmoud Abdul Rauf: «E' simbolo di tirannia, il Corano me lo vieta» Mahmoud Abdul Rauf: «E' simbolo di tirannia, il Corano me lo vieta» Non canta l'inno Usa: espulso Punito un cestista musulmano dell'Nba WASHINGTON. Mahmoud Abdul Rauf, cestista dei Denver Nuggets e una delle star del campionato Usa di basket, è stato sospeso dalla Nba perché, in quanto musulmano, si è rifiutato di stare in piedi mentre veniva suonato l'inno nazionale americano. Il vice commissario della Nba, Russ Granick, ha spiegato che «Rauf ha violato la regola della Lega che impone a giocatori, allenatori e preparatori di stare in piedi mentre vengono eseguiti gli inni nazionali americano e canadese». «Il rego¬ lamento della Nba - ha detto - è molto chiaro su questo punto, e va applicato senza distinzione a tutti i giocatori». La sospensione, che impedisce a Rauf di giocare, sarà applicata finché l'atleta non accetterà di rispettare il regolamento della Nba. Rauf ha motivato il suo rifiuto di stare in piedi affermando che l'inno e la bandiera americani sono «simboli di oppressione e tirannia. In questo gli Usa hanno una lunga storia, e non credo che sia un fatto contestabile». «Non puoi essere per Dio e per l'oppressione - ha aggiunto Rauf-. Il Corano è chiaro, l'Islam è l'unica strada. Io non critico chi sta in piedi, dunque non criticate me perché resto seduto. Non intendo recedere dalla mia decisione». Il giocatore, che nel ruolo di difensore è stato il migliore dei Nugget con una media di 19,6 punti a partita, ha abbracciato la religione musulmana nel '91 e si è mostrato irremovibile: «La mia fede - ha detto - è più importante di ogni altra cosa. Se dovrò abbandonare il basket, lo farò». [Agi) Il cestista dei «Denver Nuggets» Mahmoud Abdul Rauf sospeso dall'Nba Sotto, da sinistra Cassius Clay e John Carlos

Persone citate: Cassius Clay, John Carlos, Mahmoud Abdul Rauf, Rauf, Russ Granick

Luoghi citati: Usa, Washington